P
er questo numero di
Mixer mi accingo a
scrivere un interven-
to non convenzionale
per un ufficio studi
nel senso che non verranno
presentati grafici e tabellema
soltanto riflessioni su un te-
ma particolarmente sensibile
com’èquellodeicontrollifiscali
sulle imprese. L’ideami viene
suggerita dalle segnalazioni
dialcuni imprenditorioggetto
delle “attenzioni” degli ispet-
tori del fisco.
pagamenti incoerenti
Laprimasegnalazioneriguarda
i pagamenti, ovvero il riscon-
tro di incoerenza tra ricevute
fiscali ed incassi effettuati con
moneta elettronica. Stiamo ai
fatti. Ad un ristoratore viene
contestatodinonavercertifica-
tocorrettamente icorrispettivi
inquantodalcontrolloemerge
che, inalcuni giornidi attività,
ci sono ricevute di pagamenti
effettuati tramite carta di cre-
dito a cui non corrispondono
ricevute fiscalidipari importo.
Ineffetti lacheck listpergliac-
certamenti induttiviraccoman-
daagli ispettori di verificare la
corrispondenza tra le ricevute
fiscali egli incassi.
In un ristorante capita di fre-
quentechea frontediunarice-
vuta unica vi sianopagamenti
frazionati,magarieffettuaticon
strumenti di pagamento diffe-
renti(contante,pagobancomat,
carta di credito). E’ il caso di
tavolate che al momento del
conto adottano il cosiddetto
“sistema alla romana”.
Manon solo.Capitaancheche
a pagare sia un’unica persona
che, per ragioni che in questa
sede non serve approfondire,
decide di utilizzare per una
parte contante e per la parte
residualemoneta elettronica.
D’altrapartenonesistealcuna
disposizionefiscalecheimpone
adun ristoratoredi frazionare,
a fronte di un servizio unico,
le ricevute in funzione dei pa-
gamenti.
Dinanzi a questa situazione i
controllori potrebbero imbat-
tersiinricevutedicartedipaga-
mentoacuinoncorrispondono
ricevute fiscali. La deduzione
“logica” degli ispettori è che
quei pagamenti siano stati in-
cassati senza l’emissione della
ricevuta fiscale.Unparadosso.
Se tra il controlloe lasupposta
evasionec’èunabuonacoinci-
denza temporale è facile che
lamemoria del ristoratore sia
d’aiutoperspiegare l’incoeren-
za individuata. Purtroppo ac-
cade, comenel caso inesame,
che queste contestazioni non
riguardino fatti avvenuti nella
stessagiornatadelcontrolloma
relativi a giorni e, addirittura,
mesi prima. In quanto transa-
zioni commerciali tracciate so-
no sempre recuperabili.
Aprescinderedaconsiderazioni
formalisullavaliditàdicontrolli
effettuaticonquesteprocedure
su cui si vedrà nel caso in cui
l’impresa decida di seguire la
stradadel contenzioso, resta il
fatto che siamodinanzi a con-
testazioni assurde che hanno
anche“effetticollaterali”pesan-
ti. Mi riferisco all’applicazione
dellasanzioneaccessoriadella
sospensione della licenza (da
tre giorni ad unmese) quan-
do siano state contestate, nel
corso di un quinquennio, tre
distinte violazioni dell’obbligo
di emettere la ricevuta fiscale
o lo scontrino fiscale.
Inbase alladiretta esperienza
di alcune imprese potrebbe
rivelarsi utileadottarequalche
contromisuranel caso incui si
dovesse incappare in controlli
comequello citato.
L’accorgimento consiste nel
lasciare traccia dei pagamen-
ti frazionati, specificatamente
quandosonomisti,annotando
sullamatrice della ricevuta fi-
scale la quota del contopaga-
ta conmoneta elettronica. In
questomodo lamemoriadella
transazione è completa e può
essereesibitadinanzi all’even-
tuale contestazione.
Anche se il problema assume
un profilo differente potreb-
be essere utile segnare sulla
matrice persino quella parte
del pagamento effettuato con
RIFLESSIONINATEDALLESEGNALAZIONI
DI ALCUNI IMPRENDITORI
DI LUCIANOSBRAGA
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mixer
aprile 2014
I paradossi
dei controlli