C’
era una volta il vo-
lantino. Era, insie-
mealpassaparola,il
modopiù semplice
di farsi pubblicità,
di farsiconoscere.Poièarri-
vato ilwebe tuttoècambia-
to.Dallareteallanascitadei
socialmedia ilpassoèstato
breve:FacebookeTwittersu
tutti, ma anche Instagram,
Pinterest, Foursquare. Nati
con finalità comuni, per fa-
vorire il contatto tra singole
personehannorapidamente
cambiatovoltoecaratteristi-
che, votandosi anche a un
usoprofessionale. Ilmondo
del lavoro ha rapidamente
compreso che i social net-
workpotevanodiventareun
formidabile strumento di
marketing, comunicazione
e immagine. Certo gli ini-
zi, da parte degli operatori
professionali,inquestocaso
del settore pizza, sono stati
approssimativi,ma la situa-
zione è cambiata e inmolti
nefannounusosapientecon
risultati tangibili.
Aciascuno il
suoWeb
«Sidiceche l’azzurro,colore
identificativodi Facebooke
Twitter,stiabenecon tuttoe
con tutti – è l’esperienza di
MassimilianoCrocettadella
Pizzeria ZeroZero di Firen-
ze –ma perme non è così.
Twitterhanotevolilimitidati
dal numerodi caratteri che
sipossonodigitare,èfugace
ed effimero e rappresenta
un social network troppo
di nicchia per ilmio target.
Preferisco concentrarmi su
Facebook: ne curo giornal-
menteicontenutisottolasu-
pervisione di un espertodi
marketinge ilmio localene
ottieneun’enormevisibilità».
Daquievidentibenefici,che
sitraduconoinnuoviclienti,
attirati anche dalla pubbli-
cazione costantedi eventi e
serate particolari. «In sinte-
si - come prosegue Crocet-
ta – un’ottima pubblicità e
un’operazionedimarketing
miratodelmiolocaleacosto
zero». Quasi le stesse sen-
sazioni di Antonio Saviello,
patrondellaPizzeriaSaviel-
lo di SanMango Piemonte,
66
mixer
aprile 2014
Unapizzaa tuttoweb
Èun’unionesempre
più fortunata,
quellatrapizzeria
esocialmedia.
Conbenefici
tangibili ealla
portatadi tutti,
apattodi usare
buonsenso,
strategiemiratee
intelligenza
Di ANDREAMATTEUCCI
pubblicoesercizio
SocialMedia