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È
stata recentemente approvata la
legge di delega fiscale che affida
al governo il compito di ridurre il
caricofiscale,disemplificare lenor-
me sugli obblighi dei contribuenti,
potenziando le forme di contraddittorio
traamministrazioneecontribuenti, lareci-
procacollaborazione traamministrazione
e cittadini e rafforzando l’istituto della
conciliazione. Tra lemisure principali, la
riformadelcatasto;contrastoalgiocod’az-
zardo patologico; revisione degli sconti
fiscali; compensazione tradebitiecrediti.
In questa legge di grande respiro e sulla
quale si fondano le residue speranze di
sopravvivenza ed espansione di un si-
stema imprenditoriale soffocato da alta
pressione fiscale ed adempimenti stellari
ha avuto risposta anche una esigenza da
sempremanifestatadallaFederazione : la
finedei regimi di esenzioneeagevolazio-
ne dei quali gode la somministrazione di
alimenti e bevande effettuata nei circoli,
nelle feste di partito, nelle sagre e negli
agriturismi.
Si trattadi evidentissimi aiuti di Stato, pe-
raltrovietatidallaUE, che falsano ilgioco
dellaconcorrenzaprevedendo immotivati
privilegi per alcuni soggetti a danno di
chi fa impresa, retribuisce il lavoro, con-
tribuisce alla crescita del sistema Italia.
Le parole usate dal legislatore appaiono
davvero interessanti, infatti: “Il Governo
è delegato ad introdurre norme dirette
a ridurre, eliminare o riformare le spe-
se fiscali (cioè i regimi di esenzione
ed agevolazione) che appaiono, in tut-
to o in parte, ingiustificate o superate
alla luce delle mutate esigenze sociali
o economiche ovvero che costituisco-
no una duplicazione, ferma restando la
priorità della tutela dei redditi di lavoro
dipendente e autonomo, dei redditi di
imprese minori e dei redditi di pen-
sione, della famiglia, della salute, delle
personeeconomicamenteo socialmente
svantaggiate, del patrimonio artistico e
culturale, della ricercaedell’istruzione,
nonchédell’ambienteedell’innovazione
tecnologica”.
I risparmi così realizzati sono finalizzati
alla stabilizzazione dell’istituto del 5 per
mille sul reddito delle persone fisiche.
Siamodi fronteadunaoccasionechenon
puòenondeve sfuggireallacategoriadei
pubbliciesercizi,manoncipossiamo fare
illusioni sulla facilità del percorso: le po-
tenti lobby di circoli e sagre, per le quali
il regime fiscale agevolato è condizione
di guadagno e di stessa sopravvivenza,
lotteranno indifesadei loroprivilegi con
le unghie e con i denti e solo la unita-
rietà della azione delle rappresentanze
degli esercenti potrà portare alla loro
cancellazione.
Marcello Fiore
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Mixer
APRILE 2014
Delegaper la riforma fiscale
L’opinione
del direttoreFIPE
CIRCOLI,SAGRE E
PRIVILEGIFISCALI:
QUALCOSASIMUOVE
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