tàpiù femminili chemaschili.
Non è esentedaquesto arric-
chimento il linguaggio della
comunicazione e del design,
come spiega il wine-designer
Giacomo Bersanetti, insieme
a Chiara Veronelli e France-
scoVoltolina,di SGA, agenzia
specializzata nel brand e nel
packagingdesign.
Il femminile rimanda infatti,
sulpiano simbolicoedaffetti-
vo,allaterramadre,allanatura,
allavitaeallerelazioniaffettive
profondecosìcomelasferadel
maschilerimandaalla technè,
Contral
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THE PLEASURE OF SITTING
Nancy
GiacomoBersanetti,winedesigner
WINEDESIGN E FEMMINILITÀ
Per questomotivo ho intervistato 3 persone
impegnate con passione e rigore (e notevoli
risultati) su fronti diversi della comunicazione
e della produzione: il wine-designer Giacomo
Bersanetti (a sinistra nella foto), insieme a Chiara
Veronelli e FrancescoVoltolina di SGA, agenzia
specializzata nel brand e nel packaging design;
Isabella Ghiglieno, giovane enologamilanese;
Annalisa Zorzettig, imprenditrice viti-vinicola
friulana.
GiacomoBersanetti cosa pensi della femminilizzazione del vino e che
cambiamenti prevedi in futuro?
Il connotato femminile nell’evoluzione della comunicazione e del design del vino
è un fattoremolto importante e non solo perché le donne sono diventate un
interlocutore diretto in quanto sempre più acquirenti e consumatrici molto sensibili
e attente.
Che cosa intende per lato femminile unwine-designer?
Premetto che l’evoluzione del packaging del vino è andata nel corso degli anni nella
direzione del DESIGN quale punto di incontro tra persone e oggetti, fra fruitori e
prodotti. Noi cerchiamo forme, colori e segni che parlano agli occhi, allamemoria,
alle emozioni delle persone. Il design crea chiavi universali di comunicazione
e il lato femminile lo abbiamo intercettato e sviluppato attraverso i concetti di
eleganza, raffinatezza, semplicità, morbidezza e dinamicità.
Ladonnahaaggiunto sensibilità,
raffinatezzae ricercatezza
