pocovisibili.Soprattuttograzie
ai frequentatori del MUBA si
è attivato un passaparola che
ci ha portato a essere spesso
al completo. La location, che
inizialmente era un handicap,
si è trasformata in un grande
vantaggio, vista la sua bellezza
e tranquillità. Ma abbiamo la
sensazionedi essereconosciuti
ancora solo da una minoranza
dimilanesi, quindi confidiamo
in un’ulteriore crescita».
MAXXI21, Roma
Presso il MAXXI di Roma, il
Museo Nazionale delle Arti
del XXI Secolo, inaugurato
nel 2010, sono aperti due lo-
cali dedicati a ristorazione e
caffetteria, entrambi gestiti da
Relais Le Jardin, la società di
cateringromanaaggiudicataria
del bando. Uno dei due loca-
li, il più piccolo, è interno agli
spazi espositivi del museo, tro-
vandosi nella hall. Ha arredi di
design e svolge servizi classici
da bar, con caffetteria, dolcet-
ti, sandwich, monoporzioni
da scaldare (petto di pollo e
spinaci, riso, cuscus...).
Il secondo locale, più grande,
si chiamaMAXXI21. Si trova in
uno dei due edifici preesistenti
che Zaha Hadid ha conserva-
to e integrato nel suo progetto
del MAXXI. La struttura – una
caserma restaura-
ta – affaccia sulla
piazza del Museo e
ospita anche il cen-
tro di ricerca B.A.S.E.
(Biblioteca, Archivi, Studi, Edi-
toria), la libreriaegliufficidella
Fondazione MAXXI. Si tratta
in sostanza di una struttura
del museo in cui sono ospitati
servizi e non spazi espositivi.
«Oltre ai servizi di caffetteria,
MAXXI21 a pranzo offre un
brunch con piatti di tutti i tipi
e una particolare attenzione a
vegetariani e celiaci, nel pome-
riggio attrezza un corner con
tè, cioccolato e dolci, nel tardo
pomeriggioallestisceunhappy
hour e la sera, dopo l’orario
di chiusura del museo (le 19),
organizza con frequenza (due-
tre volte la settimana) eventi
privati o aziendali» spiega la re-
sponsabileAlessandraPiperno.
«Per il brunch i coperti sonoun
centinaio.Per i tavoli esterni c’è
ancheunservizioallacarta.Nel
corsodellasettimanalacliente-
laècompostaprevalentemente
da chi lavora negli uffici delle
vicinanze; durante il weekend
invecec’èunanettaprevalenza
di famiglie».
Il MAXXI21 non è su strada,
e quindi non ha visibilità: si
affacciasullapiazza internadel
museo. Ma sia il MAXXI21 che
l’altra caffetteria più piccola e
interna al museo dispongono
di accessi autonomi che fanno
sì che gli spazi non vengano
fruiti solo dai visitatori della
struttura espositiva. «Non sia-
mo su strada, ma il quartiere
ha imparato a conoscere gli
spazi, tanto che spesso da
noi vengono organizzati bat-
tesimi e comunioni» sostiene
Alessandra Piperno. «La man-
canza di visibilità su strada e
l’orario di chiusura del museo,
che soprattutto d’estate risulta
essere prematuro, ci penalizza
perché ci impedisce di opera-
re da ristorante serale, come
inizialmente immaginavamo,
anche perché la zona dopo la
chiusura degli uffici si svuota
molto. Incompenso, c’èundia-
logo quotidiano con il museo.
Cerchiamo di elaborare delle
formule ad hoc per mostre o
eventi particolari, ad esempio
proponendo dei menù fissi a
prezzi accessibili per i fruitori
di determinate iniziative. Es-
sendo vicini allo spazio dove
si svolgono i laboratori per
bambini, organizziamospesso
delle feste».
M
MAXXI21
Via G
due locali, uno di caffetteria, l’altro in grado di ospitare un
centinaio di persone a cui offrire pranzi, cene e brunch
Nei musei
pubblico esercizio