disemplificazionevieneconfu-
socongliamari.L’Elisirsiesalta
infatti sul gelato, con i dolci in
pasticceriaeanchenelberemi-
scelato.Nellebottiglieprodotte
a metà maggio abbiamo appli-
cato un collarino con alcune
ricette di frutta conservata nel
liquoreestiamopromuovendo
il Borsci & Cola, una parte di
liquore e cinque parti di Cola,
fettina di limone a decorare.
Dopo avere reinventato il
consumodell’amaro,dabere
ghiacciato, ora state puntan-
do, con l’Elisir,maanchecon
altri vostri prodotti storici e
nuovi, come il Liquorice e
l’aperitivo Mezzodì, sul bere
miscelato.Necessità,modao
strategia?
Certamente il mondo dei
coktail è un moltiplicatore dei
consumi, ma il bere miscelato
è un punto forte soprattutto
dei mercati internazionali e lo
stiamo proponendo proprio in
questa chiave. ANewYork per
esempioèmoltoapprezzatol’A-
marodelCapoSour.Èilmotivo
per cui abbiamo voluto incon-
trareaLondra,dadovepartono
le tendenze del beremiscelato,
i bartender più in voga.
Quantoèdifficilecrescerein
un settore globalizzato, do-
minato dai grandi gruppi e
dai brand globali?
È difficile crescere in qualsiasi
settore, tanto più se hai la sede
principale in un piccolo cen-
tro del Mezzogiorno e sei una
piccola azienda. Noi abbiamo
attuato un modello che con-
siste nell’essere leader in casa
propria prima di affrontare i
mercatiinternazionali,apartire
dalla regione, per allargarci a
un’areapiùgrandeepoicresce-
reintuttoilterritorionazionale.
È un processo di crescita che
possiamo definire slow, ma ci
ha permesso di consolidare
i risultati e di recuperare le
risorse per poi espanderci in
Germania, negli Stati Uniti,
negli altri Paesi dove siamo
presenti. Con Borsci S. Marza-
no stiamo applicando la stessa
strategia di rafforzamento per
aree geo-grafiche sempre più
ampie. Una costante è però
quella di non abdicare mai al-
la qualità del prodotto. Lavo-
riamo internamente le materie
primemantenendo il controllo
di tutta la filiera e utilizzando
solo prodotti naturali. Alcune
erbe provengono dall’azienda
agricola di famiglia, altre dal
grande giardino botanico che
è la Calabria che tra zone ma-
rineemontagnedellaSilaoffre
varietà botaniche infinite, che
possiamo lavorare giorno per
giorno. In sostanza adottiamo
un sistema produttivo artigia-
nale su una scala industriale.
Qual è il valore del legame
con il territorio dei vostri
prodotti per il gradimento
dei consumatori?
Il territorio è la risorsa prin-
cipale per il nostro Gruppo,
perché, ci fornisce le materie
prime, ed è un banco di prova
importante per i prodotti in
portafoglio. Per questo Borsci
ha la sede a Taranto, ma per
esempio le grappe leproducia-
moaPassonsdi Pasiandi Prato
cioè alle porte di Udine in una
distilleriacheabbiamo rilevato
nel 2006 utilizzando vinacce
del Collio e della regione. Il
Liquorice siamo stati i primi a
produrre un liquore alla liqui-
rizia e siamo stati tra gli artefici
del Consorzio della liquirizia
Dop calabrese. È dal territorio
che nascono i nuovi prodotti,
come il Finocchietto che, visti
i risultati che stiamo ottenendo
localmente, crediamopossadi-
ventare prossimamente un fe-
nomeno come il limoncello. E
infine è proprio il territorio che
ci offre l’opportunità di creare
nuovi prodotti. Nel cassetto ne
abbiamo decine che aspettano
solo il momento buono per en-
trare in produzione.
M
pubblico esercizio
L’azienda del mese
sebastiano caffo in azienda. sotto quattro prodotti di punta
l’aperitivo con frutta piccante
Ricetta:
2 cl Bitter Campari
2 cl Vecchio Amaro del Capo
12 cl Seltz
Decorazione:
spiedino di frutta & peperoncino