Strategia vincente non si
cambia…
Quelmetodofureplicatopochi
mesi dopoaEmpoli, di nuovoa
Firenze e in altre due occasioni
a Roma. Per ben due volte la
Roma giocò all’Olimpico senza
che la polizia fosse allo stadio,
ma rimanendo pronta a inter-
venire. Non se ne èmai accorto
nessuno.
I pubblici esercizi diventano
piccoleantennesulterritorio
che collaboranogomitoago-
mito con le forze dell’ordine
.
Quando parlo di “tattica del
partner” mi riferisco a un sog-
getto con cui ho condiviso le
strategie e con il quale ricerco
una collaborazione. Vanno se-
gnalati tutti i fatti che possono
consentire di farci sapere, di
intervenire e di risolvere i casi.
Se mi manca la notizia io non
sono in grado di capire se e
come fare interventi selettivi.
In questo modo, invece, ho la
possibilitàdimantenerealtal’at-
tenzione sulla sicurezza anche
quando le risorse diminuisco-
no. Ovviamente per la buona
riuscitadi questopianoèdeter-
minanteilcoinvolgimentodelle
categorie e faccio riferimento
alla Fipe, ma posso parlare an-
che di altre.
ChemovidahatrovatoaPisa?
La movida spaventava molto le
Istituzioni locali e i pisani che
lanottestannoacasa.Abbiamo
sottoscritto un protocollo e ci
accingiamoarinnovarlo.Riten-
go che sia importante promuo-
vere le iniziative per occupare
gli spazi e organizzare eventi.
Pisa è una città complessa. Ci
sono leeccellenzedella ricerca,
dellasanità.Cisono60milastu-
denti di cui la metà sono fuori
sede: tutti hanno il diritto di
vivere la notte. E questo crea
una commistione di esigenze
fra chi ha bisogno del diverti-
mento, chi ha bisogno del me-
ritato riposo e chi ha bisogno
di lavorare, cioè esercenti e
commercianti. Io stesso ho or-
ganizzato una serata chiamata
“Provedipiazza”peravvicinare
iresidentiaglistudenti,tenendo
presente le esigenze di tutti. Ed
è stato un successo.
Quanto è difficile conciliare
gli interessi di tutti, quando
questiinteressisonocontrap-
posti?
Nella politica del dialogo è im-
portante sapere, volere, ma è
importante soprattutto essere
convincenti, determinati e au-
torevoli. Dopo il momento del
dialogo, c’è il momento dell’a-
zione. Le soluzioni si trovano
e vanno trovate in maniera
condivisa.
I fenomeni di massa sono
uguali ovunque oppure a
Pisa, che è un concentrato
di cultura, anche la massa è
per così dire… ‘acculturata’?
La psicologia delle masse è un
fenomeno molto affascinante.
Solo conoscendone le dinami-
che è possibile fare questo la-
voro. Lemassenonvannoosta-
colate, vanno capite, orientate,
indirizzate. Quando si devono
gestire fenomeni delicati, come
le piazze della movida o le tifo-
serie allo stadio, bisogna avere
cautela e molta attenzione.
Lei ha ricoperto incarichi di
responsabilità inmolte città.
Ce n’è qualcuna a cui è le-
gato per qualche particolare
ricordo?
Siallaccianosemprerapportiin
ogni città in cui si lavora. Alcu-
ni possono essere più forti di
altri e anche piùpersonali. Ma
io sonouomodelle Istituzioni.
Mi sono trovato bene in tutte
le città in cui sono stato.
M