Tra gli item salutisti, in que-
sto non intesi con accezione
di abitudine alimentare/die-
tetica, spiccano le critiche su
composizione/ingredienti, con
particolareattenzioneal conte-
nuto di edulcoranti, coloranti,
conservanti e antiossidanti.
È doveroso ricordare inoltre il
linciaggiomediaticocui le“me-
rendine” e gli snack sono stati
sottoposti dal popolo del web;
sonostate coinvolti in talemas-
sacro anche alcune bevande,
succhi e cole particolarmente
graditi ai più piccoli o indiriz-
zati espressamente a loro.
Precisiamo di non avere in-
dagato se e quanto tali af-
fermazioni corrispondano
al vero, essendoci limitati
ad intercettarle e misurarle,
poiché lo scopo del rileva-
mento, alla base del presen-
te riassunto divulgativo, non
era analizzare i requisiti di
bibite, succhi e tè in bottiglia
e lattina in termini di soste-
nibilità ambientale e sociale,
ma era studiare il sentiment
che i consumatori esprimo-
no nel web nei confronti di
tale bevande acquistate nel
canale Ho.Re.Ca.
Tiriamo le fila
Ilpopolodelwebparladibibite
e succhi acquistabili nel canale
Ho.Re.Ca. pressoché limitata-
mente ai bar.
In un tale contesto, dove sono
diminuiteecontinuanoacalare
per motivi economici le prime
colazioni,ipranziegliaperitivi,
nonché le consumazioni al bar
in generale, è inevitabile che
siano destinati a ridursi ulte-
riormente anche i consumi di
bibite e succhi.
le Motivazioni
salutiste
Inoltrelebibite,checontinuano
a fare registrare una diminu-
zione delle vendite anche nel
canale GDO, oltre che evitate
da alcuni consumatori, soprat-
tutto donne, per motivi diete-
tici e di costume alimentare,
sono avversate da una parte
del popolo del web per moti-
vazioni ecologiste e salutiste,
indipendentemente dal luogo
in cui sono vendute.
Da non trascurare la possibi-
lità di pranzare con maggiore
agio sul posto di lavoro in aree
attrezzate.
A ciò va aggiunta una obso-
lescenza del concetto di bar
come è stato concepito e si è
strutturatonegliultimi 60anni.
Non dimentichiamo che se il
popolo del web non rappre-
senta il 100% degli italiani, ma
identifica però sempre più la
popolazionedell’immediatofu-
turo, i suoi gusti, le sue scelte,
le sue tendenze. Anche se lo
scopo della web research effet-
tuataeraprevedereiltrenddella
vendita delle bibite nel canale
Ho.Re.Ca. interpretando le abi-
tudini di consumo del popolo
della rete, èspontaneochieder-
si,allafinedelpresentearticolo,
“quale futuro per i bar” ?
Se da un lato è confermato che
la crisi “non sta risparmiando
e non risparmierà” nemmeno
nel 2014 il canale Ho.Re.Ca.,
dall’altroazzardiamoche, stan-
doaimooddelpopolodelweb,
ridefinire il bar come luogo di
incontro, come opportunità
di aggregazione sociale, “ven-
dere” non solo un caffè o un
paninoma anche unmomento
di svago potrebbe essere una
via per limitare il calo di fat-
turato.
L’argomento merita sicura-
mente di essere indagato
ed approfondito.
M
56
mixer
giugno 2014
Srl
È un pool di ricercatori,
consulenti, psicologi e
analisti presenti nel settore
delle ricerche di mercato
da oltre 25-30 anni.
Pionieri delle prime Cati
in Italia, poi delle Capi
e Cawi, con estrazione
quantitativa fin dai tempi
delle sole face to face, si
stanno ora dedicando con
successo da circa tre anni
alle ricerche semantiche,
all’analisi sociosemiotica
ovvero alle Web listening
(o Web monitoring),
el.
02.89367297 – P.zza Castello
26 – 20121 Milano
19%
di internauti non
considera “in toto”
la possibilità di
acquistare bibite,
succhi e cole
al bar
76%
afferma ciò
per motivi
economici
24%
stronca tale
possibilità
per motivi di
avversione
I consumi del
popolo del web
Consumatori
pubblico esercizio