immigrazioni da Spagna,
Giappone, Italia e Africa, la
cucina andina unisce i sapori
di quattro continenti. Inol-
tre il Perù è considerato un
centro importante per la di-
versità genetica dei raccolti:
si contano 35 varietà di mais,
15 specie di pomodori e oltre
3000 tipi di patate di forme,
colori e sapori diverse.
Portare la cucina interna-
zionale in provincia rap-
presenta un’opportunità
di business?
Sì, perché l’offerta originale e
inedita attrae la clientela. Ma
per fidelizzare gli avventori
nel tempo occorrono compe-
tenza, qualità e capacità di
raccontarsi attraverso il cibo:
è fondamentale trasmettere
la tua storia, le tue origini
RISTORAZIONE
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mixer
giugno 2014
Eduardo Valle Lobo
A
prire un ristorante italiano negli Stati Uniti
rappresenta ancora un buon business?
JOE: «Sì, i margini per avere successo ci sono
ancora, ma non è facile né immediato generare
un valido business. Detto questo, lo stile di vita e la
cultura italiana continuano a riscuotereovunque grande
appeal. Inoltre, ormai la gente è più informata e prepa-
rata: conosce anche le diverse tradizioni gastronomiche
regionali e si approccia in modo più consapevole alla
cucina italiana».
LIDIA: «Senza dubbio, ma ovviamente non basta l’ita-
lianità: l’offerta gastronomica deve essere di qualità,
il design curato e il servizio competente. E poi, per
emergere, occorrono una forte personalità e notevole
energia. Personalmente, vi suggerirei di puntare suNew
York, ChicagooLosAngeles dove c’èmolta concorrenza,
oppure in città come Miami, Denver, Dallas e Boston».
Che cosa deve sapere il ristoratore italiano che
VIS A VIS CON LIDIA
E JOE BASTIANICH
TENDENZE, CONSIGLI E RIFLESSIONI PER
AVERE SUCCESSO IN ITALIA E IN AMERICA
JOE E LIDIA BASTIANICH