caso i primi due mercati per il
VSOE. In quegli anni nacquero
cocktailpoidiventatideimustin
tutto il mondo come il Bloody
Mary o il White Lady. Cocktail
che si trovano anche sul VSOE.
Ma che non sono certamente i
più gettonati, perché: «nel 2010
abbiamo cambiato la carta dei
cocktail presenti sul treno. Con
unocchiodiriguardoallerichie-
ste dei nostri clienti, che sono
principalmente americani, bri-
tannici e francesi. Inserendone
di nuovi di mia invenzione» ci
dice con una punta d’orgoglio
Nisi.
mixology esclusiva
«Due sono i pilastri su cui ci
siamo voluti basare nell’intro-
duzione dei nuovi cocktail: un
collegamento alla storia dell’O-
rient Express e l’utilizzo di pro-
dotti dei paesi che attraversia-
mo» spiega Nisi. Ecco nascere
quindi il cocktail più gettonato
a bordo, il 12 Guilty, così come
sono 12 i protagonisti del libro
di Agatha Christie “Assassinio
sull’OrientExpress”,uscitoperò
per la prima volta con il titolo
“Assassinio nella Calais Coach”
ambientato poi a bordo del
VSOE al cinema, che contiene,
comeinunapiccolaOnualcooli-
ca, 12 ingredienti segreti.Alcuni
dei quali Nisi, dietro nostra insi-
stenza, ci svela «dalla Francia ho
preso lo champagne, dall’Italia
il maraschino, dalla Svizzera il
Kirsch, e così via, sino ad arri-
vare a Istanbul da cui ho preso
una goccia di Raki, l’acquavite
turca. Solo una goccia perché a
Istanbul ormai ci andiamo una
sola volta all’anno. Anche se
è il nostro viaggio iconico». Il
tutto premiscelato in bottiglie
da liquore classiche prima della
partenza. Perché a bordo non
sonopermessineppureimisu-
rini: «ma anche i cocktail che
facciamo, io e i miei due aiu-
tanti (italiani anch’essi, ndr),
a bordo vengono comunque
perfetti» sottolinea Nisi.
Tra le altre creazioni esclusi-
ve da gustare solo sull’Orient
Express, il Possue Cafè du
Train, perfetto per il dopo
cena, a base di Coca Buton,
Parfait Amour e Galliano; il
Black Sea Breeze, un mix di
Bacardi Rum, «il bianco, che
si nasconde ma che dà quel
giusto sapore» precisa Nisi,
Chambrod, succo di lime e di
mirtillorosso,unarivisitazione
delloStabilizer, abasediRèmy
Martin Cognac, Porto e Bitter
e, soprattutto, il pluripremiato
Britishconnection,chefailver-
so alla tratta che i passeggeri
delVSOE fanno traFolkestone
Clienti e itinerari
percorsi classici
e novità
Si parte dagli 870 euro per un Parigi –
Londra (e viceversa) per arrivare a oltre
8mila euro per l’itinerario più iconico
del treno, ovvero quella Parigi-Istanbul
passando per Bucarest e Budapest,
con il ritorno su Venezia. Un tratto
“difficile” che ormai si fa una volta
all’anno e che non si trascorre sempre
in treno, visto la mancanza di stanze
da bagno a bordo. Perciò nei 5 giorni
di itinerario si dorme per due notti
negli Hilton di Bucarest e Budapest.
L’itinerario classico che si svolge ben
60 volte all’anno, è invece il Venezia-
Londra, passando per Parigi, con
tappa a Innsbruck durante il viaggio
d’andata. Novità di quest’anno sono gli
itinerari che toccano anche Bruxelles,
mentre se ne fanno uno o due all’anno
combinando Parigi o Londra e Venezia
con le capitali dell’Est, come Praga
o Budapest. I clienti provengono
per il 60% dal mondo anglosassone,
con molti americani e inglesi, per
il 30% dal mondo francofone e per
il restante 10% dalle altre nazioni;
Germania, Giappone, qualche italiano
e pochissimi nuovi ricchi, «perché
vogliono le comodità che noi, per
scelta, non diamo. Come ad esempio i
russi» spiega il Train Manager Michele
Rocca.
Per informazioni e prenotazioni:
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il vagone bar del vsoe. in basso alcuni momenti a bordo del treno. Nell’ultima foto a
destra walter nisi, lo storico capo barman, uno dei tanti italiani che lavorano sulle
carrozze originali degli anni ‘20 e ‘30