spinti da ottimi riscontri, ab-
biamo inaugurato più di una
quindicina di negozi in parte
a gestione diretta, in parte
in franchising. Poi lo scorso
anno, abbiamo dato vita a
una partnership con Perugi-
na che ha portato alla nascita
di due negozi in collabora-
zione a Roma e Milano. E a
questi con tutta probabilità
se ne aggiungeranno altri sia
in Italia - dove la preferenza
andrà a località con spicca-
ta vocazione commerciale
e turistica come Firenze e
Venezia - sia all’estero». Al-
la base della strategia, una
precisa considerazione di
mercato: «Le grandi marche
stanno sempre più spesso
considerando la commercia-
lizzazione diretta come una
valida soluzione per frenare
la contrazione delle vendite
accusata dal canale Horeca.
Una soluzione che ha un altro
vantaggio: i negozi amarchio
sono un efficace mezzo di
comunicazione e promozio-
ne verso il pubblico».
I marchi italiani
Ad essere sensibili al fascino
del retail sono però anche
storici brand nazionali, por-
tabandiera della tradizione
e dell’artigianalità del Made
in Italy. è il caso di
Zaini
,
azienda dolciaria milanese
fondata nel lontano 1913, che
nell’anno del suo centenario
ha aperto un proprio nego-
zio in via De Cristoforis, alle
spalle della movida di Cor-
so Como, proprio nel luogo
in cui un secolo fa sorgeva
il suo primo stabilimento.
«Spinti da una motivazione
fortemente affettiva - spiega
il presidente
Luigi Zaini
-
abbiamo dato vita a un locale
dove proponiamo prodotti
fatti a mano, che non com-
mercializziamo quindi nei
canali mass market. E dove
è presente anche un’area di
caffetteria, che contribuisce
a costruire un’esperienza di
gusto di alta qualità nella lo-
gica del piccolo lusso acces-
sibile». Un’esperienza che ha
incontrato il gradimento dei
clienti: l’iniziativa milanese
sta infatti registrando risul-
tati molto positivi, tanto da
fare pensare all’azienda di
replicarla. «Stiamo valutando
- conferma Zaini - di aprire
altri punti di vendita all’e-
stero, in particolare in Asia
e in Nord America, territori
entrambi sensibili a quello
stile italiano che noi cerchia-
mo di incarnare».
Ma il discorso si ripete anche
per un altro affermato mar-
chio italiano come
Venchi
che conta ormai 60 negozi di
cui circa la metà in Italia e il
resto distribuito tra Europa,
Asia e America. E che punta
a crescere anche grazie a un
format improntato al concet-
to di “eater-tainement”, nel
quale trovano spazio i pro-
dotti classici piemontesi e
italiani, ma non solo. Negli
store Venchi si possono in-
fatti gustare anche il
Venchi-
no
(uno shot di puro Gian-
duia), la cioccolata calda, la
spalmabile fresca che sgorga
da una fontana e la bevanda
“crema fredda al cioccolato”.
Senza dimenticare i circa 90
gusti, a rotazione secondo
stagionalità, in cui viene
proposto il gelato artigiana-
le. La scommessa è chiara:
affidarsi alla capacità di in-
novare, anche in un settore
dalle radici molto forti, per
conquistare un consumatore
in continua evoluzione.
I format innovativi
Una scommessa raccolta an-
che da una realtà del tutto
innovativa nel panorama ita-
liano come
Cioccolatitalia-
ni
, concept store nazionale
marzo 2015
mixer
45
Il negozio di Eurochocolate a Roma
Il negozio di Zaini a Milano