tri, ci imbattiamo in
Libri &
Caffè
, un bistrot letterario, o
meglio un bistrot-libreria su
due livelli, che è parte inte-
grante del foyer
del Teatro
Mercadante di Napoli
.
La distribuzione degli spazi è
circa del 50% per l’attività di
libreria e il 50% per l’attività
di Caffè e Bistrot.
Ovviamente negli orari po-
meridiani e serali l’affluen-
za dipende dalla program-
mazione teatrale” spiegano
Edgar Colonnese
e
Luca
Pisanti
, librai e editori di
seconda generazione, im-
barcatisi in questa avventura
rispondendo al bando pub-
blicato dalla Associazione
Teatro Mercadante nel 2012.
“Ma è in aumento la clientela
che viene a prescindere dal
teatro: per noi sono partico-
larmente significativi i flus-
si turistici vista la vicinanza
con monumenti e stazione
marittima”.
partner, Ma
indipendenti
Anche nel chiostro del
Picco-
lo Teatro di Milano
(parlia-
mo della sede storica di Via
Rovello) trovano spazio un
caffè e una libreria, ma in
questo caso si tratta di due
iniziative autonome, attigue
solo fisicamente.
Circa la metà dei tre corridoi
coperti che circondano il cor-
tile sono occupati dal Caffè
Letterario gestito da
Soti’s
, la
società che cura il servizio
bar anche nelle altre sedi
del Piccolo. In via Rovello,
però, il caffè vive anche di
vita propria.
“Diventiamo il bar del foyer
quando ci sono gli spettaco-
li” spiega
Sarah Balestra
di
Soti’s. “In più il teatro si serve
di un nostro spazio, apposi-
tamente attrezzato, ogni vol-
ta che deve presentare uno
spettacolo, un libro o altro.
La partnership col teatro è
fondamentale, e credo che
rappresenti un valore ag-
giunto sia per noi sia per loro.
Lo spazio può poi anche es-
sere affittato da esterni.
Ospitiamo eventi con caden-
za almeno settimanale, e in
quelle occasioni ovviamente
il caffè letterario diventa il
bar di riferimento dell’even-
to”.
Al
Caffè Letterario del Pic-
colo
è particolarmente sen-
tita la questione location: la
scarsa visibilità dall’esterno
è compensata dalla grade-
volezza e dal prestigio della
sede?
“Essere in un chiostro è uno
dei punti di forza del locale,
data la bellezza dello spazio”
considera Sarah Balestra,
“ma rappresenta anche un
ostacolo, visto che il locale
non è molto visibile dall’e-
sterno e, a quasi cinque anni
dall’apertura, la gente ancora
chiede di cosa si tratti e indu-
gia all’ingresso domandan-
dosi se è consentito entrare.
Nel superare questo proble-
ma, più che la comunicazione
ci aiuta il passaparola”.
M
50
mixer
MARZO 2015
Su
www.mixerplanet.comLA RUBRICA
“PANE E CULTURA”
OGNI GIOVEDÌ
Il titolo è una risposta
provocatoria a chi dice
che con la cultura “non si
mangia”. In realtà è proprio
il mangiare in senso stretto,
cioè il mondo del food e del
pubblico esercizio, a fornire
(e a trovare) una preziosa
sponda nella cultura. La
rubrica vuole essere un
osservatorio costante su
locali che mettono in atto
iniziative culturali e format
innovativi, ma anche su
eventi, prodotti, opere
artistiche e persone di
interesse specifico su questo
argomento.
Caffè VerGnano aLLa MoLe antoneLLiana
Pane e cultura
pubblico esercizio
LiBri & Caffè deL foYer deL teatro MerCadante di naPoLi