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mo almeno tre ore allo studio

di nuove tecniche di cottura,

ma cerchiamo sempre nuovi

fornitori, scegliendoli soprat-

tutto tra i piccoli produttori

locali. Per differenziarsi dal-

la concorrenza è importante

selezionare materie prime di

qualità ma, al contempo, di

nicchia.

Perché hai deciso di aprire

accanto al ristorante stella-

to anche un roof restaurant

e un cocktail bar?

Per diversificare l’offerta al

fine di accontentare tutti i

gusti, mantenendo comun-

que un progetto coerente.

La nostra filosofia si basa su

passione, attenzione ai pro-

dotti e ascolto del cliente.

Dal punto di vista dell’ap-

proccio in cucina, All’Oro

ci permette di crescere e di

sperimentare in modo cre-

ativo, mentre 0° 300° Cold

and Grill di valorizzare la

materia prima trattandola in

maniera semplice. Quanto

al cocktail bar Misceliamo,

rappresenta un po’ il fil rou-

ge delle tre realtà. Oggi il

mondo del bere miscelato

di ricerca ha moltissimi

punti in comune con l’al-

ta cucina, di conseguenza

la collaborazione tra chef

e bartender diventa un’oc-

casione di arricchimento

reciproco, sia per ciò che

concerne le tecniche, sia per

quanto riguarda le fonti di

ispirazione.

Come si conquista la clien-

tela italiana oggi?

Primo, bisogna rispettare il

cliente e renderlo protagoni-

sta delle nostre attenzioni,

evitando di rincorrere le pro-

prie inclinazioni a prescinde-

re dalla risposta del pubblico.

Secondo, occorre coerenza.

Terzo, è necessario proporre

piatti creativi ma comprensi-

bili, per rassicurare anche i

clienti più spaesati.

Nel tuo menù c’è spazio an-

che per proposte vegane e

senza glutine...

Sì, per me è una sfida sod-

disfare il palato di chi soffre

di intolleranze o di chi segue

una dieta vegana. Ci siamo

costruiti una clientela affe-

zionata che torna più volte

al mese. E ogni volta propo-

niamo un menu diverso. Per

ridurre al minimo il rischio di

contaminazioni prepariamo

le ricette per i celiaci in una

zona della cucina isolata e

attrezzata con pentole e stru-

menti di lavoro sterili. L’ideale

sarebbe godere di uno spazio

a parte, ma quasi nessuno in

Italia se lo può permettere.

Tuttavia, la prova del nove è

che i clienti tornano.

Errori e consigli sul tema?

Al momento della prenota-

zione chiedete se qualcuno

dei commensali soffre di al-

lergie o di intolleranze per

costruire un eventuale menu

ad personam. Inoltre, per evi-

70

mixer

marzo 2015

ristorazione

Chef

da aMatRice aLLa ceLiachia, MeZZeLune di Pasta PeR ceLiaci fatta

in casa, faRcita aLL’aMatRiciana

Pane e MaRMeLLata

caPRioLo, Ricotta, cuRRY e LaMPoni

saLMone seLVaggio, BignÈ aL caPRino, estRatto di ciPoLLa Rossa