sostenibilità. Sono ricette ori-
ginali che cercano un equili-
brio di sapori e gusti dove il
mixologist diventa “bar chef”,
che, come i cuochi stellati, va
in cerca dei suoi ingredien-
ti nei farmer’s market e dai
produttori locali, assaggia e
sperimenta, ma studia anche
“i grandi classici”.
Non si tratta solo di aggiun-
gere succhi e aromi vegetali
freschi. Tra gli ingredienti
entrano anche i liquori lo-
cali che spesso si rifanno
alla tradizione, innovando-
la. Tanto che dopo le birre
artigianali secondo l’
NRA
(la
National Restaurant Associa-
tion americana) il trend del
2015 saranno i superalcolici
aromatizzati con ingredienti
locali a km 0.
un po’ alchimisti,
un po’ enologi
Una tendenza destinata a
durare e che emerge anche
nei bar di nuova apertura
della città californiana come
il
Bar Agricole
, biologico ed
eco-chic, o
TheSlantedDoor
,
che propone il
Summer on the
Danube
, mix di prosecco e
sciroppo alcolico di fiore di
sambuco da agricoltura bio-
dinamica.
La voglia di riappropriarsi del
mestiere, di farsi un po’ al-
chimista un po’ enologo, dà
l’impronta anche alla tenden-
za dei
Barrel Aged Cocktails
,
i cocktail classici (Negroni,
Martini, White Manhattan)
affinati per qualche mese in
cantina inbotti di quercia, che
conferiscono un aroma di va-
Liquori di tendenza
È il miele l’aroma del 2015
Il produttore di aromi artificiali svizzero Firmenich ha annunciato
quale sarà l’Aroma del 2015: il liquore al miele. D’accordo non è
proprio una novità. Ma i dati dimostrano che un prodotto come
il miele, minacciato com’è da una grave malattia delle api, piace
sempre più. Non solo entra sempre più spesso tra gli ingredienti
dei cocktail ma i liquori che l’hanno “inglobato” (il più noto è il
Jack Daniel’s Tennessee Honey, ma ci sono anche il Bushmills
Irish Honey, il Red Stag by Jim Beam Honey Tea ad esempio)
registrano incrementi di vendite anche a due cifre. E allora
perché non buttarsi sulle nostre, infinite varianti regionali?
bar agricole
Foto: Colin Price
Trend
mixology