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Personalmente nelle mie consulen-

ze di cucina prediligo battere sottil-

mente le fettine, come detto, porle tra

due fogli di carta forno e surgelarle.

Quando ne ho bisogno mi prendo la

mia porzione e la sistemo sul piatto,

sopra al condimento, a un letto d’insa-

lata, o altro, attendo qualche minuto

in modo che la fettina sottile si decon-

geli e possa essere servita al cliente.

Se invece il pesce è stato surgelato a

pezzi interi per vari motivi, va come

detto decongelato in frigorifero e trat-

tato come fresco, a fettine sottili, o

tranci e pezzi.

Il pesce è molto delicato e per-

de subito il suo sapore se subisce

una congelazione sbagliata

, se non

conservato bene. Quindi: massimo ri-

spetto per la materia prima e lavorate

sempre con la massima professionali-

tà in ambienti freschi e puliti.

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SPECIALE TUTTO FOOD

maggio 2015

SURGELATI

DOLCIARIO

GREEN FOOD

ITTICO

Il gusto fumé mette tutti d’accordo

Salmone, ma anche tonno, storione, pesce spada. Il gusto affumicato nel pesce

piace molto al consumatore italiano e i ristoratori si regolano di conseguenza.

Anche se si tratta di un prodotto che vede picchi di consumo soprattutto attorno

a Natale, sono in molti ad acquistarlo (salmone in particolare) nel corso

dell’anno, ad esempio utilizzando le parti pregiate in carpacci e antipasti

– molto apprezzato nei buffet e catering – mentre ritagli e cubettame sono

destinati a usi di cucina.

L’alternativa:

pesce d’acqua dolce,

la trota batte tutti

Nella ristorazione la richiesta

più significativa di pesce

affumicato riguarda i prodotti

del mare. Con un’eccezione:

la trota affumicata, che

viene allevata in Friuli,

dove varie aziende ne

trattano la conservazione e

l’affumicatura. In particolare

ha una lunga tradizione

la trota affumicata di

San Daniele, che viene preparata con salatura a secco con sale marino e,

rispettando i metodi tradizionali, viene leggermente affumicata con legni

pregiati non resinosi e bacche aromatiche. Due le tipologie: Fil di fumo e

Regina di San Daniele. Per quest’ultima la temperatura di affumicatura non

deve superare i 30°C.