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2- SoSteniBilitÀ impreScindiBile

“Sarà sempre più importante il tema dell’impatto

ambientale, e la consapevolezza che ciò che è

consumato oggi non ci sarà domani - dice la chef

Antonia Klugmann

dal suo nuovo ristorante,

L’Argine di Vencò

, nella campagna del Collio -.

Viviamo un’economia imposta dalla reperibilità

e dobbiamo usare materie prime il più possibile

fresche e locali. In questo la tradizione italiana

ci viene in aiuto, con le sue tante ricchezze da

valorizzare. Perle come il broccolo fiolario, più

prezioso di un filetto di tonno in via di estin-

zione, o quelle magnifiche erbe che crescono in

Laguna dove l’acqua incontra la terra, come il

finocchio di mare o la saliconia. Il cliente, specie

straniero, tutto questo lo capisce, e chiede atten-

zione alla pesca sostenibile e agli allevamenti

biologici. Il costo di un piatto non sta più nel

valore economico della materia prima ma nella

cultura del prodotto che usiamo”.

3- il recupero dell’italia dei Sapori

Esiste un “Sistema Italia” del cibo che passa per

i prodotti del territorio, dal formaggio di fossa

al limone di Sorrento.

Un trend orizzontale a tutti i settori, bar compre-

so. Attanasio viaggia in tutta Italia alla ricerca dei

prodotti migliori che poi propone nel suo bar/

bottega (“che ricorda una vecchia drogheria del

Novecento”), come base per i suoi cocktail e in

vendita: “Anche nel bere faccio entrare gli aromi

italiani. Ho liste stagionali e favorisco i produt-

tori artigianali e gli agricoltori che seleziono nei

miei viaggi: presidi slow food e piccole realtà

legate al territorio. Come le mandorle di Avola,

il chinotto e il basilico della Liguria, il mango

della Sicilia, unico coltivato in Europa. Vedo un

futuro di tante piccole nicchie che riparino gli

scempi del cibo industrializzato”.

4- Spazi acceSSiBili e multifunzionali

“Nel futuro la parola d’ordine sarà qualità ac-

cessibile – dice

Davide Oldani

, chef stellato e

patron del ristorante

D’O

-. In cucina, ma anche

nel servizio e negli arredi, che saranno fatti con

materiali di altissima qualità, ecocompatibili,

belli ma soprattutto confortevoli, e nella mise

en place, che darà sempre più leggerezza alla

tavola”.

“Ho scelto un ambiente che non metta in sog-

gezione il cliente, dove mangi bene, con piatti

della tradizione lombarda e piemontese, ma

allo stesso tempo trovi relax e condividi i tuoi

interessi” - spiega

Bruno Cattaneo

, titolare di

Al Less

, ristorante milanese ricavato in una ex

serra (il recupero degli spazi è un’altra tendenza)

con libreria, bicicletteria e minivivaio di fiori

ed erbe aromatiche. “Sono situazioni legate da

un fil rouge che parla di ecologia e approccio

slow, di un modo diverso di vivere la città. Dagli

arredi alle ricette, alla tradizione dell’ospitalità

che ricorda il pranzo domenicale con tutta la

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mixer

maggio 2015

asasasaasas

DO

SS

I

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simone padoan de i tigli, uno dei protagonisti della nuova pizza

antonia klugmann

Credits BRAMBILLA E SERRANI