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RISTORAZIONE

Fare business in Australia

46

Mixer

/ SETTEMBRE 2016

PARLA

SAMUEL SCANO

titolare del Ristorante

pizzeria Ajo’ di Brisbane

E

migrato tre anni fa in Australia, Scano è titolare

insieme ai tre amici- soci Davide Murgia, France-

sco Mattana e Enrico Scalas, del nuovo ristorante

pizzeria Ajò, aperto a maggio 2016 nel quartiere

del West End. “Dopo l’esperienza di lavoro da dipendenti

abbiamo deciso di affrontare il passo di avviare una nostra

attività”. E puntualizza: “Per ricevere conferma della licen-

za occorre dimostrare dopo dodici mesi che il fatturato ci

consente di mantenerci e di garantire un futuro al locale”.

La prima cosa che devono sapere gli italiani desiderosi di

trasferirsi in Australia?

L’Australia è unPaesemeritocratico: sul lavoro sonopremiate

costanza, spirito di sacrificio, determinazione. Chi è serio e

volenteroso emerge, mentre chi è pigro qui non ha futuro.

Quanto costa aprire un ristorante pizzeria come Ajò, svi-

luppato su 40 metri quadri?

1. Rispetto a Sydney, Melbourne e Perth, a Brisbane si guadagna di più

e si spende di meno. Il costo della vita è inferiore del 10%, mentre

gli stipendi di camerieri e barman sono superiori del 10-15%.

2. C’è meno concorrenza. Il numero di ristoranti, pizzerie e gelaterie

italiane è inferiore rispetto a quello di Sydney, Melbourne e Perth.

3. È una città proiettata verso il futuro, in pieno boom economico,

immersa nel verde, pulita, sicura e multietnica.

PERCHÉ BRISBANE È LA CITTÀ PIÙ

ATTRAENTE D’AUSTRALIA

L’investimento si aggira sui 130 mila dollari australiani, ov-

vero 80 mila euro. E per i nuovi business non mancano le

agevolazioni: per esempio, i primi 70 mila dollari di fatturato

non sono tassati.

Quanto costa la licenza per somministrare alcolici?

Dipende. Per i ristoranti si aggira sui 1300 dollari all’an-

no. Quelle per discoteche e cocktail bar possono arrivare

anche a 100 mila dollari all’anno. La licenza per i ristoranti

consente infatti di servire solo i clienti seduti al tavolo,

non permette di vendere per il take away. Va detto che

in Australia la vendita e l’acquisto di bevande alcoliche è

disincentivato dal Liquor act del ‘92. E sono previste multe

estremamente salate per chi non rispetta le licenze, così

come per chi vende alcool a minori, per chi lo serve a clienti

già ebbri, nonché per chi consuma alcolici in strada e nei

luoghi pubblici, tranne rare eccezioni.