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Mixer

/ SETTEMBRE 2016

PROFESSIONE

Il Sommelier

I

l bordò, magari non scritto secondo la pronuncia,

è un colore, una città e infine un vino. Per me, e

forseper chi leggequestepoche righe, lagradua-

toria legata alle interpretazioni della parola viene

facilmente invertita, anche se il Bordeaux, daqui inpoi

parloesclusivamentedi quello inbottiglia, e il pubblico

italiano sono da tempo distanti. Non si tratta certo

di gusto, visto che anche nel nostro paese, seppur su

terreni e a latitudini differenti, ormai da molti anni si

producono etichette eccellenti basate sul cosiddetto

uvaggio bordolese; blend composto in percentuali

variabili da Cabernet Sauvignon, Merlot, completati

da eventuali aggiunte di Cabernet Franc e Petit Ver-

dot.

Il deficit nostrano legato alla conoscenza, e

di conseguenza al consumo del vino prodotto a

Bordeaux, è legatoal prezzo: alto, altissimo

nel caso

dei Premieres Grands Crus Classé. Quanto? Vi basti

pensare che alcune bottiglie di determinate aziende

riferiteadannate specifiche, superano alcunemigliaia

di euro, apattoper altrodi nonandare troppo indietro

negli anni. Nel recente passato pare che il deterrente

pecuniario abbia funzionato, inibendo la richiesta del

pubblico di casa nostra rispetto ai vini di questa zona,

pur non essendo riuscito ad estinguere l’endemica

esterofilia italiana rispetto al vino d’oltralpe.

L’ALTER EGO

Il sostituto

, al netto della varietà e quindi della cifra

stilistica del vino che ne deriva,

si chiama Borgogna

.

L’epica di questo territorio si basa su di un elevato

numerodi variabili territoriali attornoadunvitignosolo,

il Pinot Nero rimanendo tra le bacche rosse, cui vanno

BORDEAUX

CHIAMA

ITALIA

UN VINO COMPLESSO ED “ECONOMICAMENTE

DIFFICILE”, CHE STA PERÒ RECUPERANDO

IL RAPPORTO CON I CONSUMATORI ITALIANI

di Luca Gardini

Romagnolo verace,

Luca Gardini

inizia giovanissimo la sua

carriera, divenendo Sommelier

Professionista nel 2003 a soli 22

anni, per poi essere incoronato,

già l’anno successivo, miglior

Sommelier d’Italia e – nel 2010 –

Miglior Sommelier del mondo.