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dall`infusione. Così è ovvio che, il sistema di estrazione

allabrasiliananongenerando, per esempio, alcunacre-

ma e non potendo esaltare le note organolettiche che

si ottengono mediante i procedimenti a percolazione,

nonpossaessereconsiderato idoneoper valutaretutte

quelle tipologie di caffè che invece potranno essere

più adatte per preparare un espresso di qualità.

Quali effetti avrà sul mercato il protocollo di

valutazione proposto da SCAE?

La scheda sarà perfezionabile negli anni e, ci ten-

go a dirlo, non avrà la funzione di certificazione

dell`espresso, bensì fornirà solamente le linee guida

per una formazione e una analisi più coerente ad ap-

pannaggiodi tecnici e consumatori. Nondimenoedu-

cherà alla qualità e alla cultura che insieme alla ricerca

è la mission principale di SCAE. Inoltre penso che,

questo nuovo protocollo per la qualità, comporterà

una revisione del sistema di catalogazione delle varie

tipologie di caffè, anche in chiave commerciale. Per

dirlaattraversounparallelismocon l`enologia: l`uvada

tavola non è adattaper fare il passito, così come

con un caffè privo di corpo non si fa l`espresso.

Li selezioneremo tra i tecnici operatori del settore,

esperti, taster, torrefattori,baristi ealtriprotagonistidel

“mondo espresso”, valutandone i curricula che otter-

remo a “chiamata pubblica” negli ambienti associativi.

Qual è concretamente lo scopo del Manifesto?

Coniugare criteri scientifici, esperienze e competenze

specifiche per creare un sistema di brewing analisys

dedicato esclusivamente al caffè espresso, che in

concreto si tradurrà in una scheda adatta a valutarne

la qualità, a partire dal momento della produzione,

quando il caffè è ancora verde e sottoforma di chicchi.

Non mi dica che ancora non esisteva una scheda

dopo secoli di commercio del caffé?

Non strettamente dedicata alle tipologie di sommi-

nistrazione. Mi spiego. Nellamaggioranza dei luoghi

di produzione del caffè, i torrefattori e i cosiddetti

intermediari “crudisti”, per valutare la qualità del

caffè grezzo sotto forma di bevanda, applicano un

metodo denominato “alla brasiliana”. Quello consi-

gliatodalla

SpecialtyCoffeeAssociationof America

(SCAA)

che avviene per infusione dell`acqua in una

tazza piena di chicchi grossolanamente macinati,

quasi come il sale grosso.

E questo non è sufficiente per valutare la qualità

del prodotto?

No, perché oggi nel mondo esistono almeno 11 mo-

dalità di preparazione del caffè: cuccuma, moka, aero

press, french press per citarne alcuni. Sono questi i

cosiddetti sistemi di estrazionedellabevanda tra i quali

possiamoannoverareanche lamodalitàutilizzataper il

caffèespressoche, lo ricordo, si ottienesottoponendo

una miscela di chicchi finemente macinati alla perco-

lazione dell`acqua portata a un livello di pressione tra

gli 8 e 10 bar, pressione che può anche arrivare a 14

bar nelle macchine a leva. Una modalità ben diversa

DICEMBRE/GENNAIO 2017 /

Mixer

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