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DICEMBRE/GENNAIO 2017 /

Mixer

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anche all’utilizzo di uve provenienti da piante sempre più

‘adulte’,

non vorrei che si eccedesse con la dolcezza.

Il

panettone, senza sforare verso quelle farciture hard core,

che rischiano di appesantire gusto, e saldo della bilancia,

consideriamolo classicamente composto da: burro, circa il

40%, canditi, uva appassita, tuorli d’uovo e quella vaniglia

che si deve sentire, ma soprattutto si deve vedere; i tipici

pallini neri sparsi all’interno dell’impasto. Dopo i requisiti

del dolce ecco quelli del vino che, come detto, non dovrà

necessariamente avere lo stesso morbido carattere.

OCCHIO ALL’ANAGRAFE

Vannobene lebolle, creano sempreun’atmosferadi festa,ma

meglio se con alcuni – facciamo anche parecchi - anni sulle

spalle. La capacità di reggere il tempo da parte delle singole

etichette, ci permette di scremare i pretendenti al bicchiere.

Prodotti millesimati che magari hanno costruito la propria

complessità aromatica e gustativa grazie ad un contatto con

i lieviti molto lungo. Il Dosaggio? Brut è meglio. Finiamo per

ricadere negli stessi errori di qualche riga più in alto? No,

perché una bolla dosata a 8/10 gr/litro può rappresentare,

grazie ad un prolungato riposo in bottiglia successivo alla

sboccatura,ungrandeabbinamentoconilpanettone.

Maturità

ed evoluzione diventano perciò i responsabili di un sapore,

che in molti casi ricorderà quello di alcuni ingredienti del

famoso dolce natalizio.

CANDITI E VANIGLIA

Un Franciacorta, un TrentoDoc e soprattutto i grandi Cham-

pagne sanno, dopoanni di bottiglia, propriodi frutta candita.

La zona di produzione, l’iter realizzativo, le uve impiegate

e l’annata, influiranno sul sapore, ora rimanendo più sulle

zeste di agrumi, da quelle più dolci di mandarino e cedro

fino a quelle più aspre, ma comunque morbide, di un limo-

ne, sino a sensazioni di frutta tropicale disidratata. Se poi

pensiamo alla vaniglia del panettone, ecco che vengono

immediatamente all’attenzione quelle speziature, tipiche

delle bolle evolute, ma non ancora ossidate. Un borderline

gustativo legato all’anagrafe che, per quanto sul filo del

rasoio, taglia di netto le possibilità di eventuali competitors,

rispetto alle rispettive capacità di adattarsi al panettone.

L’ensemble con questi prodotti vi darà un’armonia in cui le

dolcezze non si sommeranno, ma, piuttosto, si complete-

ranno a vicenda. Infine alcuni nomi di prodotti da abbinare

al panettone: Monte Rossa Franciacorta Cabochon, Guido

Berlucchi & C. Franciacorta Cuvée Imperiale Vintage, Alain

Thiénot Champagne Cuvée Garance, Lanson Champagne

Noble Cuvée, Jacques Selosse Champagne Substance e la

lista potrebbe continuare. Le annate e le sboccatu-

re? La maturità in questo caso non guasterà di certo.

M