Table of Contents Table of Contents
Previous Page  4 / 98 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 4 / 98 Next Page
Page Background

4

Mixer

/ MARZO 2017

IL PUNTO

del presidente FIPE Lino Enrico Stoppani

I

l progresso migliora la qualità della nostra vita,

nonostante le nostalgie per il passato

che condi-

zionano le nostre valutazioni sulle innovazioni che la

scienza continuamente offre.

Il progresso tecnologico, però, non sempre è accompa-

gnato damiglioramenti nei comportamenti delle perso-

ne; anzi spesso si rafforza nella relazione una inversione

proporzionale e, cioè, più cresce la scienza, più regre-

disce la coscienza, che trova sempre giustificazione ai

cattivi comportamenti. Ne sono una testimonianza l’uso

improprio delle fake-news o dei junk-post, false notizie

o insulti diffusi dalla rete e raccolti come verità, con

una sconfortante trascuratezza nell’accertamento dei

fatti, e sulle conseguenze che producono, vergognosa

ed eticamente inaccettabile.

Anche il nostro settore subisce fenomeni simili, come

le recensioni fasulle, usate come strumento di offesa

personaleedelazioneprofessionale, o ilmalcostumedel

No-Show

”, con il mancato rispetto delle prenotazioni

al ristorante, che produce danni agli Esercenti, sia in

termini economici, per il mancato ricavo, che in termini

di immagine, perchétavoli vuoti trasferisconodubbi sulla

validità dell’offerta dei locali interessati.

È un fenomeno tanto grave e diffuso, oggetto di nu-

merosesollecitazioni allaFederazionedapartesoprat-

tutto dei più affermati ristoranti

, che non può essere

liquidato o limitato tra gli episodi di maleducazione, ma

che impone l’introduzione di strumenti di contrasto che

si stannodefinendo, sfruttandoanche leopportunitàche

la tecnologia offre. È comunque sconfortante registrare

il decadimento di valori, come il rispetto verso operatori

della ristorazione che considerano il cliente un ospite, a

cui dedicare le migliori attenzioni e cure, gratificandolo

di cortesie e professionalità, per meritarsi il suo apprez-

zamento e la sua fiducia.

Pensareastrumenti checontrastinoecastighino ilmalco-

stumedi nononorare laprenotazioneoppuredi avvisare

incasodiimprevistiimpedimenti,èundispiacerepertutti,

perché cambia il modo di rapportarsi con il cliente, che

diventa controparte di una prestazione e non più parte

integrante di un lavoro dove la relazione, la complicità,

l’empatia reciproca sono fattori di crescita qualitativa

dell’offerta, ma anche il rafforzamento di valori sociali,

tradizionali, storici e culturali su cui è consolidato il ruolo

del Pubblico Esercizio italiano.

Anche se i tassi del “No-Show” sono modesti (secon-

do The Fork interessano solo il 2,80%

delle prenota-

zioni on-line), interviene a monte un fattore culturale,

che interessa (per fortuna) una porzione minimale della

Società, che se non ha rispetto del lavoro degli altri,

non lo avrà neppure per altre situazioni più importanti,

alimentando un degrado morale che è ancora più grave

del danno economico che produce. Per queste perso-

ne non basterà l’introduzione di una penale, all’interno

di una nuova disciplina contrattuale della cosiddetta

CancellationPolicy

”, perché troverannouna alternativa

per soddisfare la loro perversione. È chiaro che ci vorrà

uno sforzo allargato per superare le criticità sottostanti

alla burocratizzazione delle procedure di prenotazione,

perché lostrumentodi difesa rompe il rapportodi fiducia

tra cliente e ristoratore, anche se introdotto con l’uso

del sempre importante buonsenso. Infatti, affinchè la

formalizzazione della prenotazione diventi buona prassi

del settore, sarà necessario che diventi consuetudine

correttamente applicata dalla maggioranza degli ope-

ratori e venga accettato, compreso e apprezzato dalla

clientela, anche per il miglioramento del servizio.

La sua introduzione potrà portare benefici aggiuntivi

per i ristoratori, in termini di tracciabilità della pre-

notazione

, fidelizzazione del cliente, trasparenza nei

rapporti, tassi di occupazione dei locali, grazie anche a

nuove opportunità sul fronte marketing commerciale.

Non tutti i mali, quindi, vengono per nuocere, anche

se rimane l’amarezza per le motivazioni che ne stanno

imponendo la sua introduzione.

No-Show

e nuove opportunità