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RISTORAZIONE

L’Imbuto

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Mixer

/ MARZO 2017

Hai affermato in una recente intervista che chi mangia

a L’imbuto non troverà mai lo stesso sapore nel piatto

perchémoltodipende dagli ingredienti che hai disponibili

in quel momento. È vero? Quali sono i tuoi ingredienti?

È molto vero. Dipende soprattutto dalla stagionalità la

scelta dei miei ingredienti e poi anche dalla varietà che lo

stesso ingrediente può avere. Normalmente cerco di usare

materie prime che sono intorno a me. In alcuni casi, sono

io stesso ad andare a caccia dei prodotti che adopero nei

miei piatti, come il camusolo, una pianta aromatica a metà

tra il rosmarino e la lavanda, o i pinacci, funghi selvatici

molto sapidi. Entrambi, crescono sulle dune vicino al mare

e sono ingredienti che una volta si usavano molto nella

cucina viareggina.

Il tuo locale è molto ben recensito anche sotto l’aspetto

organizzativo e con tempi d’attesa al tavolo davvero

modesti. Come riesci a offrire questo servizio?

Il segreto sta nella brigata e nell’organizzazione. Proponendo

solomenu degustazione dove una persona semangia “poco”,

mangia 5 cose salate e 3 dessert, i tempi d’attesa devono

essere ridotti al minimo e scanditi molto bene. E la sala deve

andare a braccetto con la cucina.

ParliamodellastellaMichelin.Quantoè importantesul pia-

noprofessionaleequanto, banalmente, per fare cassetto?

È il riconoscimento professionale più importante sia per il

proprio morale che per il cassetto... Per ora è il richiamo più

funzionale che c’è.

Ingredienti:

12 tuorli

400 gr. di farina

sale q.b.

acqua q.b.

220 gr. olio

220 gr. latte

RAVIOLI DI OLIO

La ricetta

di Tomei

5 gr. sale

25 gr. parmigiano

1 foglio di gelatina

1 seppia

polvere di cavolo nero q.b.

scorza di limone q.b.

Procedimento

Dividere gli albumi dai rossi delle uova, metterle

in una boulle con il sale, l’acqua e aggiungere la

farina un po’ per volta, lavorandolo con le mani,

fino ad avere un impasto elastico e liscio.

In un pentolino scaldare il latte con il sale,

togliere dal fuoco prima che bolla.

Dopo aggiungere la gelatina, precedentemente

messa in acqua fredda, aggiungere a filo l’olio

montandolo con un frullatore ad immersione,

alla fine aggiungere il parmigiano.

Mettere il composto in una sac-à-poche.

Stendere la pasta molto finemente e con la sac-à-

poche mettere delle piccole sfere di ripieno sulla

pasta distanziate fra loro. Ripiegare la pasta su se

stessa e coppare con un coppa pasta piccolo.

Sfogliare il cavolo nero, metterlo in forno a

180° per 30 minuti, una volta secco frullarlo

cosi da ottenere una polvere. Prendere la

seppia, tagliarla a cubetti molto piccoli, saltarli

in una padella molto calda e grattarci la scorza

di limone. Cuocere in acqua bollente i ravioli,

scolarli, adagiarli su un piatto con le seppie e

spolverare il tutto con il cavolo nero.