MARZO 2017 /
Mixer
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ha potuto attingere dalle migliori menti culinarie nella
Cina continentale; negli anni ’20 e ’30provenienti dalla
vicina Guangzhou (Canton) per sfruttare la sempre più
crescentesocietàmercantiledel protettoratobritanni-
co, con banchetti sontuosi con “otto piatti principali e
otto antipasti”, tra cui carne di maiale alla griglia, riso,
congee
(una sorta di porrige di riso), piatti ormai tipici
della città, o prelibatezze come la zuppa di pinne di
pescecane. Dal ’49, invece, con laVittoriadiMaomolti i
rifugiati chearrivaronoanchedaaltrezonecinesi, come
Shanghai e dal delta del Fiume Giallo. Mescolandosi
anche a tradizioni occidentali hanno consolidato tra-
dizioni del Sud della Cina come lo
Yum Cha
, ovvero
un brunch a base di The, qui anche in stile inglese,
servito con i
Dim Sum
, piccole porzioni di cibo, spesso
ravioli, ripieni di carne, pesce e verdure, oltre a dessert
e frutta, servite in un cestino o in un piattino. Ma tra le
altre ricette diventate tradizionali a Hong Kong ecco la
Egg tart
, una torta tipo custard, fatta di pasta sfoglia al
forno riempita con uova e latte o crema; l’
Hong Kong
Milk Tea
, ovvero un the nero arricchitodi latte conden-
sato o montato come quello per il nostro cappuccino;
UN MIX GLOBALE
Insommaunbelmixdovepoterman-
giare veramente la cucina di (quasi)
tutto il mondo. Non per nulla Hong
Kong è chiamata anche
The World’s
Fair of Food
, dove ogni anno si svol-
gono festival internazionali sul mondo
del cibo. Ma, come detto, malgrado le
tante contaminazioni, la cucina tradi-
zionale di Hong Kong ha le sue basi in
quellacantonese,coninfluenzeTeochew,
Hakka, Hokkien o Yue, con picchi di al-
tissimo livello, esportati anche all’estero.
Cucina e ristoranti che si mischiano ai pic-
coli locali o carrettini di street food (tra i
quali i più tipici sono chiamati
Dai Pai Dong
ene rimangonosolopocopiùdi unaventina
in tutta la città) di cui tutta la metropoli da
oltre sette milioni di abitanti è disseminata.
La densità di luoghi dove mangiare ricalca
quella della popolazione, ovvero altissima.
Con un quartiere su tutti, il
Tsim Sha Tsui
,
anche se suggeriamo di uscire dai grattacieli
e dalle zone centrali di Kowloon e dell’isola di
Hong Kong per andare a mangiare nei nuovi
territori sia a Nord, verso la Cina, che sull’Isola
di Lantau. Pesce soprattutto, fatto in tutti i mo-
di in caratteristici villaggi di pescatori. Che resistono
tutt’oggi, malgrado un centro iperglobalizzato e che
La cucina tradizionale
di Hong Kong
ha le sue basi
in quella cantonese