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MARZO 2017 /

Mixer

63

FABIO CAMBONI

– Bar Kasa Incanto, Gaeta

“Amo molto l’abbinamento drink

e

cioccolato

. Un connubio che

funziona e che ruota intorno a un

concetto fondamentale: l’educa-

zione del cliente. Un esempio? Il

Dirty Martini con un infuso di

gin

serviti con cioccolatini e

olive di Gaeta caramellate”.

“I cocktail non devono mai essere banali,

ma equilibrati e ben presentati. Il servizio

accurato, che deve far sentire coccolato il

cliente. Nel mio locale per i primi due anni

ho puntato sull’happy hour con buffet e

cocktail semplici edi largo consumo, dallo

Spritz al Negroni. In seguito, quando la

clientela era ormai ampia ed eterogenea,

ho introdotto un’offerta di

twist

e ho

formato il personale al fine di trainarne la

vendita. Circa tre anni fa, poi, ho abolito

il buffet a favore di un vassoio servito al

tavolo e lanciato una lista di 14 cocktail

“d’autore”, realizzati con

sciroppi e infusi

homemade

, che rinnovo stagionalmente.

Da un anno e mezzo, infine, ho lanciato i

panini gourmet

, promuovendoli in abbi-

namento ai drink. Più che l’abbinamento

specifico, ilmiosuggerimentoèdi puntare

sul

food pairing

studiando una proposta

adeguata alla cucina del locale e al tipo

di cocktail in lista. Up & down in fatto di

distillati? In Brianza il gin è ancora in cre-

scita, il rum stabile, la vodka in ribasso. La

grande novità, poi, è il boom dei

whisky

giapponesi

,chesonosemprepiùrichiesti”.

“Da noi va moltissimo il

Nothing

like the first sip

, ovvero un twist

del Martini cocktail preparato con

Plymouth Gin o Absolut Elyx e poi

Vermouthal cardamanoeunbitter

di limone-lavanda. La sua partico-

larità? Viene servito in un perfect

serve sviluppato con Pernod Ri-

card, vale a dire una fialetta man-

tenuta fredda da un secchiello per

il ghiaccio e accompagnata da cin-

quecoppette. I grandi degustatori

di Martini cocktail sostengono che

il primo sorso sia il migliore per via

della temperatura e dell’infusione

della scorza o dell’oliva o delle ci-

polline che rilasciano i loro succhi.

Con le cinque coppette, permetto

al clientedi assaporare il primosor-

so del cocktail per cinque volte. E

poi piaccionomolto lamiaversione

delMint Julepcon

acquadi linfadi

betulla

e il mio twist del Moscow

Mule che si chiama Il lato oscuro

delMule, doveal postodellavodka

uso l’acquavite Ice Most Tosolini

e uno

senegalesi

”.

“La Sicilia non è una piazza facile: nono-

stante l’interesse per i cocktail sia cresciu-

to, così come il livellomediodi conoscenza

su drink e distillati, la clientela in genere

è ancora poco preparata rispetto al mon-

do della mixology. E di conseguenza la

possibilità di sperimentare e di proporre

drink alternativi ai classici must è limitata.

I cocktail più richiesti?

Spritz

,

Negroni

,

Mojito

e

Moscow Mule

”.

ALEJANDRO GIACALONE

barman freelance - Sicilia

LUCA MARCELLIN

– DRINC, Milano

LUCA SIMONETTA

– My Lounge, Cesana Brianza (LC)