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Mixer
/ MARZO 2017
LA PROFESSIONE
Global Coffee
C
resciuti all’ombra delle vittorie della nostra nazio-
nale di calcio su quella tedesca, ci piace cullarci
nell’idea di questa superiorità dell’Italia sulla Ger-
mania. E ogni tanto accompagniamo questa dolce
memoria a una sciovinista autocelebrazione della nostra
arte culinaria rispetto alla presunta barbara semplicità di
quella teutonica. Arrivando sino al più classico dei luoghi
comuni: la superiorità dell’espresso italiano perché, si sa, in
Germania mica si può bere un caffè di qualità.
E’ invece proprio su questo punto che i tedeschi si stanno
prendendo delle belle soddisfazioni, dimostrando di essere
unodeimercati piùvitali eprosperosi del vecchiocontinente.
Nehadatoconto
ArkadiusMichalczyk
, segretariogenerale
della Deutsche Roestergilde, l’associazione dei microtor-
refattori tedeschi. Nel suo intervento al
Cologne Coffee
Forum
dello scorso gennaio Michalczyk ha riportato infatti
l’enorme crescita del numero dei torrefattori in Germania
nell’ultimo decennio.
UN MERCATO EFFERVESCENTE
Ciò non sarebbe comunque di per sé sufficiente a scate-
nare grande entusiasmo se non fosse che la realtà dei fatti
conferma un clima decisamente positivo. Ne ho avuta prova
proprionei giorni passati al CologneCoffee Forum: il tempo
speso a Colonia mi è stato utile per cogliere l’effervescenza
del mercato tedesco. Che vi sia un numero importante di
amatori del caffè è indiscutibile: inqualunquebuona edicola
è possibile trovare due o tre diverse riviste dedicate al tema.
E all’interno di queste vi sono delle rubriche che affrontano
le singole origini del caffè, articoli che guidano alla scelta
della macchina o del macinadosatore per casa, recensioni
di diversi microtorrefattori, riflessioni sui big del mercato.
E tutto ciò, si badi bene, non destinato al B2B ma ai
coffee
lover
. Gli operatori confermano: la gente si è fatta più esi-
gente sul caffè, sta andando nella direzione dei
sommelier
del vino, sceglie sempre di più con cognizione di causa.
C’è sulmercatoungrande ritornodel caffè filtro, chequalche
anno fa sembravapotesse soccomberedi fronte all’avanzata
vigorosa dell’espresso. Al contrario il filtro ha saputo riposi-
zionarsi nell’immaginariocollettivo: dabevandastancamente
legata alla tradizione a momento di scoperta del piacere
del caffè (e dietro questa rivoluzione copernicana c’è stata
indiscutibilmente la mano dei microtorrefattori).
COME SI GUARDA ALL’ITALIA?
L’Italia rimane nel sentire comune dei tedeschi una terra
contradditoria ma di grande fascino anche sotto il profilo
gastronomico. La Germania ci dà credito ed è sempre inte-
ressata a valutare quanto proponiamo. A onor del vero però
l’immagine del caffè italiano si è coperta negli anni di una
velata opacità: non sempre le miscele che abbiamo espor-
tato in terra tedesca ci hanno rappresentato degnamente.
È in questo senso necessario puntare su una nuova gamma
alta di miscele per espresso, per poterci inserire nel trend
positivo del mercato. Mi sento di ribadire ancora una volta
che i concorrenti del caffè italiano all’estero possono
esseresoltantoproprio lecattivemiscele
made in Italy.
OPPORTUNITÀ E RISCHI PER CHI PROPONE LE NOSTRE
MISCELE SU UN MERCATO SEMPRE PIÙ IMPORTANTE
di Carlo Odello
L’autore è Consigliere dell’Istituto
Internazionale Assaggiatori
Caffè e Amministratore del
Centro Studi Assaggiatori
www.assaggiatoricaffe.orgM
CARLO ODELLO
La sfida per conquistare
i coffee lover tedeschi