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Mixer
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SPECIALE 30ANNI
GELATI
Del resto la comunicazione è importante. “È essen-
ziale spiegare al cliente che cosa sta mangiando, a
partire dagli ingredienti fino ai macchinari utilizzati
e ai prezzi. Ecco perché sono utili cartellonistica,
scritte e depliant, ovvero strumenti che permetto-
no di diffondere la cultura del gelato artigianale.
In questa logica – nonché sulla scia delle cucine
a vista – ho deciso di esporre in bella mostra in
negozio la macchina per mantecare. Così il cliente
può seguire la produzione del gelato in diretta”
afferma
Matteo Cutolo
.
Di contro, a livello generale, si osserva una certa
omologazione tra le gelateriedi nuova generazione.
“Sono quasi tutte o total white o bianche con colori
sgargianti, ricoperte di scritte e di cartelli dedicati
agli ingredienti e al metodo di preparazione del
gelato. Secondome, invece, bisognerebbedifferen-
ziarsi e cercare di crearsi una propria personalità”,
asserisce
Marco Cardelli
, titolare della storica
La
Bottega del Gelato di Milano
, che in bar-
ba alle mode mantiene un arredo classico.
L’INNOVAZIONE DEI MACCHINARI
Non èquesta la sedeper illustrare le ultime novità del
mercato, ma va sottolineato che l’innovazione tecno-
logica, coniugata ad abilità, esperienza e creatività,
consente di produrre gelati migliori di un tempo. “Il
gelato perfetto nasce dalla capacità di unire mate-
rie prime di qualità e dalla conoscenza dei prodotti
e delle tecnologie. L’elettronica per il nostro setto-
re è importantissima: negli ultimi 15 anni tutto si è
semplificato. Basti pensare ai pannelli di controllo di
nuova generazione che garantiscono una maggiore
precisione permettendo, per esempio, di produrre
freddo a seconda del prodotto che si desidera gela-
re” commenta a tal proposito
Franco Di Benedetto
.
NEGOZI
Sempre più accattivanti a livello estetico, le gelaterie
si sono rinnovate moltissimo negli ultimi 30 anni dal
puntodi vistadell’arredo. Spessodotatedi un’areaper
ladegustazioneconsedieepanche, hannodi frequen-
te vetrine di design e pannelli informativi alle pareti.
M
Che sia necessario puntare sulla personalizzazione
lo sostiene anche
Franco Di Benedetto
:
“Ritengo e spero che nei prossimi anni i negozi tornino ad avere
una maggiore caratterizzazione individuale. Le gelaterie devono
diventare locali polifunzionali, con un’offerta diversificata che consenta
di allargare i consumi, ma sempre inerente
al nostro mondo. Penso, per esempio,
a un servizio di cioccolateria o di pasticceria
fredda”. E poi conclude: “Attenzione, però,
questo non è l’unico cambiamento che ci
attende. La sfida dei prossimi vent’anni anni
sarà anche quella di creare un gelato attento
alla salute, ma al contempo piacevole al gusto.
La nostra mission sarà quindi quella di riuscire ad abbassare
il tenore zuccherino e di arricchire il gelato di fibre, ovviamente
nel segno del gusto e del piacere”.
IL FUTURO
LE COPPE TROPICALI DELLA GELATERIA OASI E LE RAFFINATE CREAZIONI DELLA GELATERIA GIANDUJA DI UDINE