DISTRIBUZIONE
COCA -COLA DAL 2005
HA BYPASSATO IL RUOLO
DEL DISTRIBUTORE INSTAURANDO
UN RAPPORTO DIRETTO CON L’ESERCENTE,
MA QUESTO NON HA MIETUTO I SUCCESSI SPERATI
Daallora, parliamodel 2005, adoggi i fatti hanno rive-
lato come l’esperimentonon abbiamietuto i successi
allora sperati. Ma sul momento è stato fortemente
destabilizzante per il nostro settore.
E veniamo all’oggi: problemi, cri-
ticità e possibile road map
La prima cosa che salta agli occhi,
guardano loscenariodistributivodei
nostri giorni, è la forte riduzione nu-
merica: dai 20 mila distributori degli
inizi si ègiunti agli attuali 2.000(anche
se in effetti ritengo ci siano molte
altre realtà piccole e non censite).
Una razionalizzazione importante,
imputabile a svariati fattori, compre-
sa (anche se non in forma esclusiva)
la crisi economica di questi ultimi anni. Parlare delle
criticità richiederebbe una trattazione
ad hoc
, quindi
mi limiterò alle più potenti, in termini di ripercussioni
sul business. Mi riferisco ad esempio al problema dei
pagamenti e dei cattivi pagatori. Non è una novità: ci
si lamentava di questo nel ’93 e lo si continua a fare
oggi.Qualcuno,polemicamente,potrebberinfacciarci
chesesiamoancoraqui a recriminare
sui cattivi pagatori, non deve allora
trattarsi di un problema veramente
grave…
Ma invece la questione è seria, non
riguarda solo i grossisti (direi che è
piuttosto un malcostume italico dif-
fuso) ma nel nostro settore impatta
parecchio, ancheperché ladilazione
dei pagamenti viene spesso usata
(scorrettamente, aggiungerei) come
arma commerciale. È giunto il mo-
mento di correre ai ripari, provve-
dendoa strutturare leaziende sul recuperocrediti. La
leva su cui agire, dunque, è una: gestire la questione
con professionalità e personale dedicato, mentre
La dilazione
dei pagamenti
viene spesso
usata come
arma
commerciale
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Mixer
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SPECIALE 30ANNI