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CAFFÈ O CAPPUCCINO

E BRIOCHE O CORNETTO:

LA COLAZIONE TIPICA ITALIANA

SEMBRA RIMASTA IMMUTATA.

MA È PROPRIO COSÌ?

di Anna Muzio

a lievitare la sera per cuocerlo la mattina dopo. Ha

avuto un grande successo, perché il profumo di dolce

appena sfornato è una sicura attrattiva per i clienti.

Però il barista aveva un problema: doveva calcolare

in anticipo i consumi del giorno dopo, cosa non fa-

cile nei locali ad alta frequentazione. È stato dunque

introdotto il croissant congelato dopo la lievitazione,

più voluminoso dell’altro, fino a quattro volte, ma che

può essere cotto subito. La qualità rispetto al primo è

inferiore, anche se negli anni è migliorata. All’estero,

ma molto meno in Italia, sono usati i semicotti, cotti

al 90% e poi surgelati. Oggi si parla molto di lievito

madre e lievitazioni lente, che assicurano un gustomi-

gliore, ma si scontrano con la necessità di ottenere un

prodotto standardizzato e disponibile velocemente”.

LE MODE TRA NATURA

E “FOOD DESIGN”

Anche il cornetto, come tutto il food, segue le

mode del momento. Alcune hanno preso piede,

altre meno. A partire, appunto, dal lievito madre.

“Il problema principale è la sua instabilità, in parte

risolta dall’introduzione del lievito naturale secco”.

Alcune innovazioni non hanno funzionato “come il

formato piccolo, che non è stato recepito per la

prima colazione del mattino, ma piuttosto utilizzato

come sfizio di metà giornata”. L’integrale “che per il

gusto diverso non ha mai superato il 15%”. Il senza

glutine e il senza zucchero: “i primi vanno conse-

gnati confezionati, e danno un’idea di “industriale”

che non convince, l’uso dei secondi è limitato a chi

SPECIALE 30ANNI

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Mixer

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