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Mixer

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SPECIALE 30ANNI

ANALISI TRADELAB

semprepiù interessati al tema”.Un interessedi cui de-

vono tenerecontogli operatori dell’ooh (out of home,

ossia fuoricasa, ndr) sia in funzione dell’immagine dei

propri esercizi sia in relazione all’offerta. “Nel vissuto

degli intervistati – rilevaOttimo–, lamaggioreconno-

tazione artigianale è associata ad agriturismi e B&B,

seguiti da trattorie e gelaterie. Fare quindi rientrare

un locale all’interno di queste categorie induce già di

per sé una particolare percezione presso i clienti”. In

altre parole, determina il posizionamento dei singoli

esercizi. “Spostando poi il focus sui prodotti che più

veicolano l’idea di artigianalità – continua Ottimo –,

a spiccare sono le indicazioni raccolte da gelato e

birra, seguite da quelle relative a salumi/formaggi o

pizza o pasta. E su queste categorie molto, in realtà,

è già stato fatto: si pensi solo al boom delle birre e

delle catene di gelaterie artigianali. I dati tuttavia

ci dicono che il consumatore è ben predisposto ad

accettare anche ulteriori cambiamenti”.

BENESSERE E SOSTENIBILITÀ

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Il secondo aspetto rimanda al tema del benes-

sere

. L’attenzioneversoun’alimentazionesanaed

equilibrata è sempre più diffusa e si riflette in primo

luogo sulla preferenza accordata a prodotti a basso

contenuto calorico. Basti pensare che circa il 75%dei

consumatori fuori casadichiaradi prestareattenzione

all’argomento. Inferiore ma comunque significativa

è anche la percentuale di chi reputa importante che

nei menù siano presenti piatti vegetariani, vegani,

senza glutine e senza lattosio. “In questa prospettiva

– osserva Ottimo –, i ristoranti potrebbero inserire

proposte ad hoc, andando così incontro soprattutto

alle richieste della generazione meno giovane, per la

quale mangiare sano rappresenta un’esigenza senti-

ta, ma non di frequente soddisfatta”. Va però detto

che a tanta sensibilità non corrisponde sempre la

disponibilità a mettere mano al portafoglio: in linea

generale il consumatore, specie quello più maturo,

“Gli italiani consumano sempre più fuori casa. Certo, hanno modificato

le proprie abitudini di frequentazione dei locali, magari riducendo il numero

dei piatti ordinati, ma non hanno saputo rinunciare a bere e mangiare fuori

casa. A continuare a spingerli verso questa abitudine non è solo la volontà

di ricercare un’alternativa al mangiare domestico, quanto piuttosto

la necessità di soddisfare bisogni più articolati, complessi.

E proprio da questa considerazione – afferma Egidio Ottimo, partner di

TradeLab – ha preso le mosse l’analisi condotta per Mixer che ha inteso

indagare aspettative, bisogni ed esigenze dei clienti di bar e ristoranti”.

L’analisi è stata condotta su un campione rappresentativo della popolazione

italiana composto da circa 2.000 consumatori di età compresa tra i 15 e i 65

anni, intervistati attraverso un questionario inviato via web.

L’ANALISI:

IL QUADRO DI RIFERIMENTO

E LA METODOLOGIA

Foto Giulia Pillonca