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SPECIALE 30ANNI

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Mixer

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sono medio-alti (da 7 a 7,5 su una scala

da 1 a 10) e lo sono ancora di più tra la

generazione dei giovani”.

CUCINA ETNICA

ED INTERNAZIONALE

4

Infine,sullascortadell’ereditàlasciata

da Expo, l’analisi ha indagato anche

il grado di apprezzamento della cucina

internazionalepresso il pubblico italiano.

Scoprendo che,

al di là delle “mode”,

l’attaccamentoalle italichetradizioni è

ancoramolto radicato

. “L’interessema-

nifestato verso i piatti etnici – conferma

Ottimo – non è nel complesso elevato:

i punteggi di interesse, infatti, non su-

perano mai il 6,5 su una scala fino a 10”.

M

Sfruttare il crescente interesse per l’artigianalità, investendo su:

a) i prodotti percepiti come più lontani da questa caratteristica: bibite

gassate, caramelle e snack dolci. Per queste referenze potrebbero

infatti esserci interessanti spazi in termini di comunicazione o di

innovazione.

b) i prodotti per i quali i consumatori chiedono una maggiore offerta

artigianale: gelati confezionati, brioche, birra e succhi di frutta.

Tenere conto della diffusa attenzione verso i prodotti salutari.

In particolare, le maggiori richieste in questo senso toccano succhi

frutta, brioche, gelato confezionato e snack.

Porre attenzione all’etichetta: è l’elemento che maggiormente

trasferisce la naturalità di un prodotto. Alle sue spalle, ma a una certa

distanza, si colloca la presenza di marchi di autocertificazione.

Dare spazio alla personalizzazione dei prodotti. Le carenze più evidenti,

sotto questo aspetto, riguardano le bibite gassate, la categoria delle

caramelle/cioccolato/praline e quella di vini e spumanti. Sono queste,

dunque, le tre aree che presentano i più evidenti spazi di recupero

e che potrebbero essere al centro delle attenzioni delle imprese.

LE INDICAZIONI PER LE AZIENDE

Quando però si decide di “espatriare”, le preferenze si

dirigono verso la cucina brasiliana, spagnola e tedesca,

che ricevono livelli di interesse elevati da oltre il 47%

degli intervistati. Subito dopo, si posizionano quella

messicana, greca e giapponese, cui si rivolge l’attenzio-

ne di circa 4 clienti su 10. E da qui, lo spunto per una

domanda che potrebbe tradursi in una valida intuizio-

ne sul fronte del business: “In quali ambiti – si chiede

Ottimo – potrebbe essere interessante sperimentare le

cucine internazionali o inserire nel menù prodotti pro-

venienti da altri Paesi o culture?”. L’idea è lanciata.

Ora spetta ai gestori metterla alla prova dei fatti.