Table of Contents Table of Contents
Previous Page  54 / 100 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 54 / 100 Next Page
Page Background

52

Mixer

/ MARZO 2018

RISTORAZIONE

Guida alle cucine straniere

ro e farina chiamata roux. Infine tornerà in pentola

con la carne e il pesce, prima di aggiungere l’ultimo

ingrediente, ovvero il riso.

Queste versioni del piatto si possono gustare al me-

glio a New Orleans, ma soprattutto, a un’ora di auto,

nella vicina Gonzales, autoproclamatasi “capitale

della Jambalaya”.

LA ZUPPA DI PESCE

Senzaombradi dubbioè la seconda ricettapiù famosa

di New Orleans: il

Gumbo

, una densa e speziata zup-

pa di pesce che, come la Jambalaya, prevede anche

una versione con carne di pollo o maiale (o tutte

e due!). Oltre alle verdure e

al brodo di pesce, fatto con

chele di granchio, a cui poi

si possono aggiungere gam-

beri, cozze, ostriche e pesce

bianco, l’ingrediente tipicodel

Gumbo è l’ocra, pianta tipica

del Sud degli Stati Uniti im-

portata dall’Africa. Da cui for-

se questo succulento piatto ha

preso il nome, vistoche in lingua

bantù ocra si dice

ki ngombo

, da

cui è facile trovare somiglianze

con il nome della zuppa di pesce

della Louisiana. E sono tante le

zuppechesi consumano inquesto

angolo del mondo, da quella di

tartaruga (

Turtle soup

) a quella di

code di manzo (

Oxtail soup

) alla

Bisque

, di chiare origini francesi,

una zuppa cremosa a base di ostriche o di gamberi

di fiume. Sempre dalla tradizione culinaria france-

se, ma nata assolutamente in Louisiana, l’

Etouffée

a base di riso e frutti di mare, l’

Andouille

, la tipica

salsiccia transalpina, e le ostriche cucinate in mille

maniere diverse. Tra le varietà segnaliamo quelle con

pangrattato, erbette e burro e poi cotte nella brace

(

Rockfeller oyster

), o le

Bienville

, a cui si aggiungono

gamberi, funghi, peperoni, sherry, roux, parmigiano

o altri formaggi o pangrattato, oltre naturalmente a

quelle mangiate a crudo, guarnite con limone o una

salsina con scalogno e pepe.

Negli Oyster bar

del French Quarter

di New Orleans

si possono gustare

ostriche e anche

molti piatti tipici