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Mixer
/ MARZO 2018
RISTORAZIONE
Guida alle cucine straniere
NewOrleans diventano dischi croccanti di zucchero e
noci pecan, molto utilizzate nelle varie torte di questa
zona degli States.
E che dire dei cocktail che si bevono in grande quan-
tità nei bar e sulle terrazze in stile liberty del French
Quarter? Tra i tanti segnaliamo il Sazerac una variante
locale di un cocktail a base di cognac o whisky, con
assenzio, bitter e zucchero.
LA REINTERPRETAZIONE
DEL FAST FOOD
Infine non possiamo dimenticarci che, nonostante
tutte le influenze, siamo negli Stati Uniti. Dove, come
detto all’inizio, il Fast Food impera. Ma che qui è
stato reinterpretato alla grande.
A partire dal Pollo fritto, con quello del
Willie Mae’s
ScotchHouse
cheper i critici dell’
America’sBestFried
Chicken
è il migliore da anni, gustato
insieme alle
patate dolci o all’ocra fritta. E poi ecco una serie di
panini piuttosto interessanti, validi anche per i tanti
street food van in voga in Italia: partiamo dal
Po’ Boy
,
panino nato negli anni ’20 che la leggenda dice inven-
tato da un venditore ambulante in
St. Claude Avenue
che avrebbe avuto l’abitudine di urlare ai suoi aiutanti
“
herecomesanotherpo’boy
!”,eccounaltropoorboy,
da cui il nome, quando un operaio gli si avvicinava.
Gli ingredienti possono essere diversi: alla base fatta
da lattuga, pomodori, cetriolini e maionese
,
solita-
mente si aggiungono i gamberi fritti. E poi ecco il
panino per vegetariani, il
Collard Green Melt
, due
fette di pane di segale fatto in casa, con formag-
gio,
cole slaw
e
collard greens
stufati (una verdura
a foglia, simile alla bietola, tipica della cucina degli
Stati dl Sud) e, soprattutto, la Muffuletta, un panino
rotondo ai semi di sesamo, ben ripieno di salumi e
formaggio, insaporito da un mix di olive e verdure
sott’olio e sott’aceto.
Ancora per la serie
street food
super tipico ecco
i
Crawfish
, gamberi rossi del Mississipi fritti, o le
polpettine di alligatore, anche queste fritte, car-
ne questa che si trova anche essiccata, da man-
giare camminando per New Orleans. Dove vale
proprio la pena fare un salto, per la vita notturna
ma, anche, come abbiamo visto, per la tradizione
culinaria. E non sarebbe neppure una catti-
va idea trasferirne un angolo qui in Italia…
Non possiamo
dimenticarci
che siamo negli
Stati Uniti, dove,
il Fast Food
regna sovrano
IL PANINO
PO’ BOY
LA MUFFULETTA,
CON PANE AI SEMI
DI SESAMO