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NON MANCA

L'HAMBURGER

VEGETARIANO,

PERCHÉ SEMPRE

PIÙ SPESSO

C'È CHI NON

MANGIA CARNE

MARZO 2018 /

Mixer

61

Più interessante, perché garantisce i margini maggiori

ed è particolarmente apprezzato dal cliente moder-

no, sempre più attento alla qualità e all’origine degli

alimenti.

“Non amo la definizione gourmet, diciamo che abbia-

mo iniziato presto, nel 2011, a proporre un hamburger

buono", spiega

CleliaMartino

,DevelopmentManager

di Gruppo Sebeto, proprietario dei marchi Rossopo-

modoro, Anema & Cozze, Rossosapore e Ham Holy

Burger e dell’ultimo arrivato dedicato al pollo, Coq

Nice Chicken.

Qual è la ricetta del successo Holy (oggi con otto

locali in Italia e uno a Londra)?

“Primadi tutto lacarne, siamostati i primi autilizzareun

PresidioSlowFood,lacarnediFassonapiemontesedeLa

Grandadi SergioCapaldo. Significa chedi quella carne

conosciamotuttoilpercorsodiallevamentoedinutrizio-

nedegli animali.Unaqualitàchetrasmettiamoal cliente.

E il passaparola di chi l’ha assaggiata è la cartina di

tornasole del nostro messaggio. Un modo, insomma,

per identificare molto chiaramente il prodotto e dare

garanzia di qualità. Poi ci sono le patate, fresche non

surgelate, selezionate in Abruzzo, e 50 tipi di birra

artigianale”.

Ma anche il legame con i prodotti del territorio, altro

grande diktat di questi anni, funziona: “In ogni città

proponiamo un hamburger con un ingrediente tipico

del posto e una birra artigianale locale”.

Non manca il gluten-free: per gli intolleranti, i ce-

liaci, chi segue la moda. E il vegetariano, perché in

un gruppo di amici che vanno fuori a cena, sempre

più spesso c’è chi non mangia carne, e, pur in mino-

ranza, influenza la scelta del locale. È un prodotto

camaleontico insomma questo hamburger, in linea

perfetta con i nuovi consumi e stili di vita.

LA FORZA DEL BRAND

Secondo la società canadese di ricerche Technomic,

gli hamburger sono consumati al ristorante più dagli

uomini che dalle donne (48% contro il 35%), e le ca-

ratteristiche ritenute più importanti sono la qualità e il

gusto della carne, seguiti dal rapporto qualità prezzo,

dalla qualità della farcitura e infine del pane.

La qualità si trasmette in vari modi, “è importante la

certificazione e l’origine, il nome. C’è tutto un ‘mar-

keting della carne’ che è fondamentale per emergere

dal mercato, perché il cliente richiede al ristoratore

continuità e una qualità costante, che permette di

creare un rapporto continuativo e di fidelizzarlo. La

tendenza oggi è questa: si mangia meno carne, ma si

ricercano prodotti di qualità” – conferma

Luca Lunati

,

cLuca Lunati, buyer di riferimento per il settore carni

di Cooperativa Italiana Catering.

Poi ci sono altri accorgimenti: dal taglio al coltello, alla

pressatura amano, a tutto il mondo delle farciture, che

danno valore e varietà: ma attenzione al giusto mix.

SCOTTONA:

è una giovane

femmina di bovino che non

è mai stata gravida e di età

non superiore a 16 mesi, per

cui fornisce una carne molto

tenera. È nota la scottona

piemontese.

FASSONA PIEMONTESE:

razza bovina autoctona del

Piemonte profondamente

legata alla tradizione conta-

dina: era ritenuta preziosa

perché in grado di fornire

carne, latte e forza lavoro.

Oggi la razza Piemontese

è allevata nelle Province di

Asti, Cuneo e Torino. Ha

un’alta resa di macellazione,

è tenera e magra.

ANGUS (o Aberdeen

Angus):

antichissima razza

bovina da carne, prende il

nome dalla zona della Scozia

di cui è originaria. La carne è

delicata e morbida, ricca di

grasso di marezzatura.

WAGYU:

Ŀ

-

fica “carne di manzo”, e

identifica varie razze bovi-

ne giapponesi, alcune sele-

zionate geneticamente per

avere carni con una elevata

quantità di tessuto ricco di

grassi insaturi, che tendono

a distribuirsi e lasciare stria-

ture evidenti nelle masse

muscolari. Il manzo di Kobe

è il bovino dal manto nero

della razza di Tajima, allevato

nella Prefettura di Hyogo.

Noto per il sapore, la tene-

rezza e la struttura grassa e

ben marmorizzata.

BISONTE:

no, non è più in

via di estinzione, viene anzi

allevato in USA e Canada. La

sua carne è magra e legger-

mente dolce.