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DOPOCENA: DESSERT BAR E APERITIVI IN PASTICCERIA Chi l’ha detto che il dolce si mangia solo a fine pasto, o a colazione? Perché non si può consumare a sera, abbinato a un cocktail a base di erbe o frutta fresca? È ciò che sta avvenendo negli USA con i Dessert Bar che propongono la formula dolce + cocktail. Perché il dolce nell’immaginario collettivo si sta slegando dal dopo pasto, come conferma la società di ricerche Technomic, e si allunga fino a sera. Un esempio? Il Dessert Bar della Patisserie Chanson dello chef Rory Macdonald a New York. Dove in un ex casinò dell’epoca del proibizionismo si servono dessert che reinterpretano la pasticceria tradizionale insieme a cocktail creativi. Una tendenza che si sta affermando anche in Italia come conferma Alex Servida , che ci ha raccontato il suo nuovo locale di viale Piave a Milano: “Un ambiente informale ma accogliente con dolci di alto livello. Saremo aperti dalle 8 di mattina alle 8 di sera, coprendo tutti i momenti della giornata dalla colazione al pranzo, alla merenda all’aperitivo: pasticceria, dolce e salata, e una bollicina o uno spritz”. 30 Mixer / GIUGNO 2018 PUBBLICO ESERCIZIO Osservatorio Host per Mixer OLTRE LA COMUNICAZIONE, LA SOSTANZA Estetica e design sono importanti ma poi c’è la so- stanza. E in Italia abbiamo prodotti unici, pronti per essere valorizzati e trasformati in punti di forza. Anche in pasticceria infatti un cliente sempre più informato richiedeprodotti del territorio, lavorati inpurezza: solo la qualità superiore giustifica il prezzo da “artigiano”. La materia prima di qualità è la via maestra per distin- guersi, purché sia lavorata conattenzione. Perchéoggi una fava di cacao di qualità è, se non ancora una rarità, certamente un bene prezioso. Come conferma Mari- na Berbotto, responsabileMarketing e Formazione presso Selmi . “Il cliente finale cerca la qualità vera, la lavorazione in purezza, il prodotto del territorio. Una leva importante da comunicare al cliente. Per questo proponiamo Bean to Bar, che consente di controllare la filiera del cioccolato e produrlo partendo dalle fave di cacao crude selezionate, per arrivare alle tavolette monorigine con ricetta personalizzata”. Su unamateria prima di qualità e naturale punta anche Eurovanille come spiega Mélanie Legris, Respon- sabile Commerciale & Marketing : “La tendenza del mercatomondiale va ingenerale verso la naturalitàdei prodotti, e ciò vale anche per la vaniglia. ”. Un cliente sempre più informato richiede prodotti del territorio, lavorati in purezza

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