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78 Mixer / GIUGNO 2018 INEI – Istituto Nazionale Espresso Italiano N ello sfaccettatomercato del caffè in Sardegna esi- stono dei punti di riferimento saldi: un unico gusto per l’espresso italiano e dei giovani desiderosi di faredel loro lavorounaprofessione. Lo spiega Pier Carlo Bisio, amministratore delegato di Altogusto, azienda socia dell’Istituto Nazionale Espresso Italiano (Inei). Cosa caratterizza il mercato dell’espresso in Sardegna? LaSardegnahamolti volti: vi sonolegrandi città incui crescono i bar e nascono (ancora rari) locali innovativi. Tutt’attorno vi è una miriade di piccolissimi operatori locati nei vari paesini dell’isola. Vi è poi un mercato tipico delle zone a vocazione turisticadai tratti fortementestagionali. Esistonopoi unNord e un Sud, distinti non per gusto o per qualità di espresso italiano erogato a turisti e abitanti, ma da economie diverse. L’espresso è partecipe del turismo del lusso? Esiste una Sardegna del lusso, delle location marittime che attraggono turisti di eccellenza. Qui la tazzina può arrivare a costare anche più di due euro, ma non sempre a questo corrisponde qualità. Alberghi e villaggi di fama internazio- nale coccolano i propri ospiti offrendo loro aperitivi a base del miglior champagne. È in questo contesto che noi torre- fattori e baristi italiani dobbiamo essere in grado di portare alta l’immagine dell’espresso italiano e renderlo oggetto dei desideri dei turisti, un simbolo di eccellenza. Come sarà il futuro del caffè in Sardegna? Vedo un futuro positivo per gli operatori che vo- gliono farequalitàesvilup- pare un’offerta articolata che presenti accanto alle miscele tradizionali delle proposte innovative. Na- sce oggi da un gruppo di giovani baristi appassionati, che desiderano formarsi e impa- rare ad assaggiare ed erogare espressi e cappuccini perfetti, ma anche a scegliere i prodotti, comunicarli e quindi venderli peravviareun localedi successo. L’annoscorsoabbiamosvolto 25 corsi di formazione e abilitato 134 corsisti di cui il 90% non superava i 25 anni di età, dati questi molto significativi. Come l’Istituto Nazionale Italiano sostiene il futuro della Sardegna? Inei ci ha aiutato a fare crescere l’ampio progetto che dedi- chiamo alla formazione. Abbiamo due punti di formazione sull’isola e ne stiamo già progettando un terzo. Poter offri- re dei corsi accreditati da Inei è un elemento qualificante e fortemente attrattivo. Noi crediamo nei giovani, per questo abbiamo partecipato attivamente al campionato baristi or- ganizzato da Inei, Espresso Italiano Champion predisponen- do le selezioni regionali per la Sardegna sin dal primo anno. Queste iniziative fanno molto bene alla salute dell’espresso in Italia perché creano un contatto diretto col barista, lo rendono protagonista e danno forte motivazione. L’Istituto Nazionale Espresso Italiano (www.espressoitaliano.org ), di cui fanno parte torrefattori, costruttori di macchine e macinadosatori e altri sodalizi che volgono la loro attenzione all’espresso di qualità, oggi conta 35 soci con un fatturato aggregato di circa 700 milioni di euro. di Claudia Ferretti PIER CARLO BISIO L’espresso della Sardegna guarda ai giovani TRA CITTÀ E PERIFERIE, GRANDI ALBERGHI E PICCOLI PAESI DELL’ENTROTERRA, GIOVANI BARISTI COSTRUISCONO IL FUTURO DELL’ESPRESSO IN SARDEGNA
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