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UNA NUOVA ATMOSFERA “Negli anni 90 tenevodaparte i soldi per andarea Lon- dra amangiare”dice Marc Insanally , expat e vulcanico co-fondatore del Cafè de Las Horas, bar dall’arredo barocco e bizzaro dove ci si ferma a chiacchierare e sorseggiare Agua de Valencia, il cocktail cittadino a base di succo d’arancia e Cava (tipico vino spumante spagnolo),aunpassodallapiazzadellaCattedrale.“Qui esisteva solo la cucina spagnola tradizionale: fantasti- ca, ma quando è l’unica opzione rischia di diventare noiosa. Ora c’è una varietà culinaria incredibile, dallo street food thai al ristorante indiano. E trovo tutti gli ingredienti, lemongrass, foglie di lime, dolci cinesi al fagiolo rosso, qualsiasi cosa mi serva per cucinare. Ma le cose sono cambiate in tanti altri modi: quando sono arrivato tutti mi guardavano e io pensavo: “che bello, guardano il mio stile”, invece mi guardavano per il mio colore, c’eramolto razzismo e diffidenza. Era una mentalitàmolto provinciale, limitata. Poi sono arrivati a lavorare immigrati da tutti i Paesi: sudamericani, rumeni, africani, nordeuropei, gli argentini in fuga dalla crisi, tanti italiani e altri ancora con la Coppa America nel 2004. L’atmosfera è cambiata ma anche le esigenze, il cibo, gli standard, i locali”. Risultato?“Ora lacittàèpulita, carina, sipuòcamminare eandare inbici, siamopiùcosmopolitimaanchepiccoli e spero che resteremo così: la bellezza di Valencia è anche l’atmosfera rilassata, priva di stress”. LUGLIO/AGOSTO 2018 / Mixer 9 IL CARMEN : “NEL CENTRO CITTÀ C’ERANO DUE FACCE: IL CARMEN DARK, DIVERTENTE, BOHÉMIEN CON LE SUE STRADE PERICOLOSE, E IL CENTRO MONUMENTALE, SNOB CON LE VIE DELLO SHOPPING”. OGGI IL CARMEN È UN LABORATORIO DI STREET ART PIENO DI LOCALI E NEGOZIETTI. STREET FOOD A PUNTO CROCE: RAQUEL RODRIGO HA RIPRESO LA ANTICHISSIMA TRADIZIONE DEL RICAMO TRASFORMANDOLA IN STREET FOOD PER ABBELLIRE I MURI DEL CARMEN. JULIETA INVECE COLORA LE VIE CON RAGAZZINE IN STILE NIPPONICO
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