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LUGLIO/AGOSTO 2018 / Mixer 63 PERCHÉ USARE LA CANAPA LIGHT Sonodiversi i motivi per cui conviene usare la cannabis legale come ingrediente. “Incuriosisce la clientela e contribuisce a incrementare la visibilità del locale. Noi abbiamo introdotto tre drink, due con sciroppo di canapa e uno con una panna aromatizzata alla cannabis”, racconta Lucio Serafino head bartender dell’Harry Johnson Speakeasy di Caorle. “Rap- presentaunelementodi richiamoper laclientelacheèsempre in cerca di proposte inedite”, osserva il barman titolare del Maracaibo Cocktail bar di Alghero Dario Olmeo ideatore di un twist del Moscow Mule con vodka infusa alla canapa e fiori di marijuana light come top e del Canapa Gin Tea (leggete come si fanno). Senza dimenticare che “i drink alla canapa sonoun’alternativa vegan friendly chepiace a vegani, salutisti e appassionati della pianta”, sottolineano Andrea Fiore e Matteo Di Ienno , entrambi bar manager del Locale di Firenze e ideatori di un cocktail molto scenografico e origi- nale, il GranadaMi Amor (scoprite la ricetta). Sotto il punto di vista olfattivo-degustativo che cosa bisogna aspettarsi dalla cannabis light? “Un profumo intenso con aromi differenti a seconda della qualità. Per esempio, può avere note citriche, fruttate o pinose e permette svariati abbinamenti nel segno del contrastoodell’assonanza”, afferma LucioSerafino .Det- to questo, prima di impostare una ricerca nel segno della marijuana light, analizzate se questo tipo di offerta è coe- rente con la cornice architettonica del vostro esercizio, con la clientela e con lo stile del quartiere. “La location e il target di riferimento sono elementi da non trascurare. Per chiarir- ci, se il cannabis drink può essere un’occasione di business per format come speakeasy e cocktail street bar notturni, rischia di essere fuori luogo in contesti come i luxury bar di hotel a 5 stelle e i locali storici nel centro antico”, mette in guardia Luca Picchi, capo barman al Caffè Gilli di Firenze . Che poi aggiunge: “Una proposta innovativa come questa in un esercizio classico come il Gilli non sarebbe apprezzata e potrebbe danneggiare l’immagine del locale. Per questo ho rinunciato all’idea di inserire dei drink del genere”. LA SCELTA DELLA CANNABIS LIGHT Premesso che il mercato è in piena evoluzione e trasforma- zione, e che si aggiungono ogni giorno nuove referenze, i ceppi di canapa sativa light più utilizzati in Italia per otte- nere le infiorescenze sono la Carmagnola (storica varietà nostrana), la Eletta Campana (ottenuta dall’incrocio della Carmagnola con ceppi di canapada fibradi origine tedesca) e la Finola (una qualità auto-fiorente ricca di CBD, ideale per la produzione di olio di semi di canapa e alimenti in generale). Tenete conto che il mondo della marijuana è pa- ragonabile aquellodel vino: è complessoe variegato. Come MOSCOW CANAPA di Dario Olmeo, bartender titolare del Maracaibo di Alghero Tecnica: Build Ingredienti: 3,75 cl Vodka Sarda Adras infusa con cannabis light 0,75 cl Pimento Drum 1 fettina di zenzero fresco 1/2 lime spremuto top di Ginger Beer Decorazione: Side con spuma alla canapa e zenzero CANAPA GIN TEA di Dario Olmeo, bartender titolare del Maracaibo di Alghero Tecnica: Stir & Strain Ingredienti: 4,5 cl di Cannabis Sativa Gin (un gin olandese infuso con la cannabis light durante la distillazione distribuito in Italia da Vino & Design) 1 cl infuso alla Canapa Light 2 dash di bitter al mirto bianco (home made) 1/2 lime spremuto Foto: Antonio Cassaro Foto: Antonio Cassaro
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