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24 Mixer / SETTEMBRE 2018 DOSSIER Osservatorio Host per Mixer Si può fare anche in uno spazio ricavato da una bot- tega di delikatessen aperta nel 1982 dai genitori, come ha fatto Paolo Panero di Bottega delle delizie a Bra, appassionato di caffè filtro: “ho voluto creare un angolo dove trovarsi e staccare dalla frenesia quotidiana”. FRESCO E DI STAGIONE Poi ci sono, naturalmente, “i” caffè: come si scelgono? Afilieracortastagionale, nonesistonomonorigini fisse. “Mi innamoro ogni giorno di un caffè diverso – dice Sanapo, pioniere, campione e anche lui figlio d’arte (il padre aveva una caffetteria a Foggia) –. Alla base della scelta c’è un caffè con almeno 85 punti SCA ma c’è anche la valutazione personale. Non è una regola assoluta, valgono molto i rapporti personali con i produttori”. IL CLIENTE AL CENTRO Il cliente va accompagnato con mano e senza arro- ganza nel mondo spesso sconosciuto dello specialty e delle estrazioni alternative. Fin dalla vetrina va chia- rito che l’offerta qui è… speciale. “Il locale va a due velocità, tutto è in funzione delle preparazioni, c’è una parte dedicata al brewing con divani e sedute e il bancone per chi non ha tempo e vuole un espresso” dice Alberto Nevola titolare di Tostato di Brescia e figlio di un torrefattore. SACCHI DEL CAFFÈ COME QUADRI ALLA BOTTEGA DELLE DELIZIE TOSTATO, BRESCIA FRANCESCO SANAPO, DITTA ARTIGIANALE Foto: Yoni Nimrod Foto: Dorocatrame
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