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62 Mixer / SETTEMBRE 2018 MIXABILITY Inchiesta TRAINATO DAI CRESCENTI FENOMENI DEL SALUTISMO ALIMENTARE E DELL’ATTENZIONE AL BENESSERE, IL TÈ È TORNATO DI MODA. ANCHE NEL MONDO DEL BERE MISCELATO di Nicole Cavazzuti N onsolopunch,maanchelongdrink,sciroppiesode: nell’ambito della mixability, il tè si presta a svariati usi. Ingredientesemprepiùapprezzatotra igiovani, non è ancora molto sfruttato. Ecco perché vale la pena introdurre qualche ricetta ad hoc. Ma non è tutto. “Il tè nel bere miscelato è un connubio virtuoso. E per di- verse ragioni: rende meno alcolico il drink, è un prodotto green e healthy e attira i clienti, sempre alla ricerca di novità. Inoltre, piace a un pubblico trasversale perché si presta a rivisitazioni di ricette classiche, ma anche a innovativi long drink”, chiarisce SalvatoreD’Anna, barmanager dell’Archi- vio Storico di Napoli . E poi, “tè e infusioni possono essere un buon punto di partenza per avvicinare i clienti ad alcuni ingredienti esotici. Il the matcha, per esempio, fa da traino per yuzu e sake, tra le materie prime del nostro best seller Satori Experience (di cui vi proponiamo la ricetta)”, afferma Francesco Serra, barman dello Sketch di Livorno . Che aggiunge: “Vi consiglio di sperimentare diversi tipi di tè alla ricerca del connubio perfetto, tenendo conto che ne esisto- no di moltissime qualità. Alcuni hanno un aroma floreale e fresco; altri sono speziati o dal forte tasso tannico, perfetti per caratterizzare un drink (noi ad esempio utilizziamo un infuso di tè verde Rose e Karkade)”. La nuova era dei cocktail a base tè Foto: Nicolás Villagra Lopez ROSAMUNDA CON VODKA E SCIROPPO DI TÈ VERDE AROMATIZZATO ALLE ROSE E KARKADE NICOLÒ CENTEMERO, BARMANAGER DEL LIQUORS DI MONZA Foto: Chiara Nicolosi

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