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MIXABILITY Bartender 70 Mixer / SETTEMBRE 2018 Cosa distingue Ada C. dai locali “tradizionali”? AdaC.nonvuoleessereun“locale”,nonpuntaagrandi numeri e a fatturati da catene: accogliamo poche persone, spesso su invito, con l’idea di bere qualcosa che non si trova altrove. Il cliente viene sempre accompagnato in un percorso di de- gustazione e, anche se arriva con l’idea di bere un cocktail conosciuto o molto “pop”, cerchiamo di portalo a provare qualcosa di nuovo senza stravolgere i gusti personali. “Ingresso su invito” suona molto esclusivo e intrigante... come funziona? Per entrare nel mondo di Ada C. è necessario conoscere la parola d’ordine che viene data settimanalmente tramite messaggiodirettamentenel telefonoeprestonell’appdedi- cata che sarà scaricabiledal proprio telefonogratuitamente. Una volta entrati a casa di Ada, su invito ovviamente, cosa aspettarsi seduti in poltrona o al bancone? Quando ho iniziato a pensare a una drink list con cocktail che si basassero sul passato ho immaginato un vecchio ar- madio pieno di abiti fermi da moltissimi anni. I drink, come i vestiti, possono essere ripresi emodellati per essere portati a nuova vita. La drink list di Ada C. segue infatti due filoni: twist on classic e signature cocktail accumunati da una sola cosa, ovvero la ricerca delle materie prime. Abbiamo messo in piedi una collaborazione con Ferro Beverage, una grossa realtà vene- ta, che con il loro spirits manager Gabriele ci affianca nella ricerca quotidiana. Per quanto riguarda i signature cocktail, mi sbizzarrisco con metodi di estrazione alternativi come attrezzature per estrarre caffè impiegati in miscelazione, l’utilizzo di alambicchi e distillatori. I nostri clienti si aspettano unmomento di relax con un buon drink, un racconto di cos’hanno nel bicchiere e solitamente ci scappa qualche foto ricordo. Guardando alla tradizione, qual è il drink che non può mancare in una drink list che si rispetti? Hanky Panky! Perché come disse il compianto Charles Hawtrey amico di Ada C. “Per dio, questo è un Hanky Panky, un vero imbroglio!”, e da allora è sempre stato chiamato così. Questo drink ha una verticalità quasi unica nel passare dal pre dinner all’after dinner. Oggi i Secret Bar, ispirati agli anni ’20, hanno drink list con materie prime di alta qualità ADA C. 4 cl The Sister’s Gin 3 cl Ks vermuth 1 tea spoon Fernet 1,5 cl Barolo chinato Essenza di Assenzio Servire in bottiglietta con ghiaccio
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