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34 Mixer / OTTOBRE 2018 PUBBLICO ESERCIZIO L’ apertura del primo Starbucks avvenuta nei giorni scorsi a Milano è l’occasione per fare una riflessio- ne sul bar e sui tanti imprenditori e lavoratori che ogni giorno tengono in piedi questo straordinario format italiano. I 150 mila bar formano un “popolo” a cui quasi mai viene riconosciuta la giusta attenzione. In questo senso credo di poter dire che si tratta di un “piccolo popolo” inteso nella tradizione nordica, fatto di elfi e folletti, che all’apparire della luce diventano invisibili ma ci sono pur senza fare notizia, non si vedono ma lavorano. Ogni tanto, andando a fare qual- che misurazione, si scopre che questo “piccolopopolo”conta360.000posti di lavoro, un valore aggiunto di 7 miliardi di euro e più di 5 miliardi di transazioni commerciali ogni anno. Dentro questi pochi numeri sta la stra- ordinaria dimensione economica di un format che, tuttavia, non esaurisce qui la suamission. Al contrario, il bar disvela anchenelladimensionesocialeepersino individuale l’importanza della sua funzione. Con 2,4 esercizi per mille abitanti è, con tutta evidenza, l’attività a maggiore diffusione territoriale. Un bar è ovunque, persino sulla cima di una montagna. Su 8.092 comuni presenti in Italia soltanto 742 (9% del totale) non hanno un bar. Una realtà, quella del Starbucks bar, ampiamente diffusa in ogni regione, in particolare nel mezzogiorno, e che non ha eguali in nessun’altra tipologia di servizio alle persone presente in Italia. “Il bar come Terzo Luogo per rispondere al bisogno di ap- partenenza e di riconoscimento e per trascorrere parte del proprio tempo a prescindere da quello che sarà il consumo o l’acquisto. Un luogo che accoglie attraverso i suoi spazi, i suoi servizi, i suoi prodotti: un Tempo selezionato da de- dicare alle relazioni per condividere esperienze e pensieri.” Questa frase, estrapolata dalla Guida di Business del Bar elaborata da Fipe, rappresenta meglio e più di altre il valore del bar che certamente ha tante sfu- mature quanti sono gli usi molteplici che del bar le persone fanno. Senza andare troppo indietro, fino a rintracciare le radici di una storia im- portante il bar di oggi è un luogo di servizio, di convivialità, di confronto ma anche di lavoro e di produzione di ricchezza. Più che del bar occorre parlare dei bar perché negli ultimi 20-30 anni la formula originaria della caffetteria ha dato luogo ad una molteplicità di varianti che hanno consentito di intercettare il cambiamento degli stili di vita e di consumo degli italiani. Specializzazione e multifunzione sono diventati due driver che hanno signifi- di Luciano Sbraga direttore Centro Studi Fipe Il bar italiano resta un modello
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