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L’“OTTALOGO” DEL MIXOLOGIST DI SUCCESSO 1. Individuare una tipologia ben definita di locale (speakeasy, tiki bar, American bar, caffetteria con aperitivo…) 2. Curare il layout e proporre un’esperienza sensoriale a 360 gradi 3. Scegliere fin dall’inizio se offrire una linea completa di distillati o puntare sulla specializzazione 4. Se si opta per la specializzazione, non legarsi troppo ai distillati “di moda” del momento 5. Guardare alle migliori esperienze estere: non solo USA, ma anche Estremo Oriente in forte crescita 6. Riconoscere i trend “etnici” (ad esempio tropicale o latino) ma non trascurare la tradizione (grappa) 7. Affidarsi a produttori di attrezzature di qualità e funzionalità garantita 8. Fare formazione e networking partecipando a fiere, eventi e convegni COCKTAIL DI ARCHIVIO STORICO, NAPOLI OTTOBRE 2018 / Mixer 57 Conferma l’importanza del ruolo del ghiaccio anche Marco Garino , Key Account Manager di Brema Ice Makers : “È un trend globale che ci coinvolge con il ghiaccio Pebbles sempre più richiesto, ma a volte con applicazioni diverse”. Applicazioni diverse per- ché, spiega ancora Garino, la crescita del ghiaccio si inserisce in un trend di evoluzione dei locali: “In Asia ad esempio crescono le catene di caffè e tè, mentre in Medio Oriente prevalentemente juice o smoothie bar. In America del Nord oramai anche famose QSR si stanno orientando allo stesso trend”. Ma non solo: “Siamo nell’era del Fusion ed oggi le persone vogliono sempre di più locali che offrano il maggior numero di opzioni possibili e a tutte le ore. Quindi la contaminazione sta influenzando i format e i layout rendendoli potenziali ‘Hub h24’ dove i clienti spazianodallacolazioneall’afterdinnerattraversoun’at- mosfera camaleontica, aiutata da tecnologie dedicate e sempre più evolute”. Data la sua storia è un settore, questo, ben presidiato anche dalle aziende estere come Master Frost , che riconosce il contributo all’evoluzione della mixology: “Vediamo che si delinea una nuova era in cui la mixo- logy ha un ruolo sempre più centrale nel mercato Horeca. I mixologist hanno dimostrato di saper cam- biare le regole del gioco e un’azienda come la nostra rispondeproducendouna seriedimodelli di icemaker che producono nuove forme di ghiaccio cristallino e di grandi dimensioni, chepresenteremoallaprossima edizione di HostMilano”. Ma anche in questo comparto così specialistico non manca lacontaminazione, comesuggerisce CarlaCoz- zi , Marketing Communication Specialist di Scotsman Ice : “Il mondo del caffè, in tutte le sue più recenti declinazioni –SpecialtyCoffees, ColdBrewing, Coffee Based Cocktails e così via – è sicuramente il bacino di utenza in maggiore fermento che fornisce costante- mente nuovi stimoli in termini di creatività per l’utilizzo del ghiaccio declinato di volta in volta nella sua forma più classica – il Gourmet – oppure nel più dinamico Nugget ice fino al classicoHalf Dice, puntodi partenza di tutte le bevande fredde a base di caffè”.

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