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MIXABILITY Bartender 66 Mixer / OTTOBRE 2018 Vita di un barman cosmopolita ALBERTO D’AGOSTINO DALL’ATTIVITÀ DI FAMIGLIA NE HA FATTA DI STRADA TANTO DA ATTRAVERSARE L’EUROPA FINO AD ARRIVARE AL TRAGUARDO CHE LO VEDE BARMANAGER NELLA LONTANA AUSTRALIA di Paola De Felice per Planet One L a mia carriera professionale parte più o meno da quando sono venuto al mondo: nato e cresciuto in un famiglia di ristoratori. Nelle mie foto d’infanzia sono per lo più seduto sul bancone del bar, o dietro, adolescente, mentre giocavo a creare cocktail analcolici con i succhi di frutta. Difficile dire chi ha scelto chi, nel mestiere mi ci sono ritrovato giocoforza, ma allo stesso tempo la scelta di lavorare in locali notturni è stata personale e consapevole: un po’ perché ero affascinato da quel mondo alternativo e ribelle; unpo’ perché lapassioneper lamiscelazioneèsempre stata più forte di quella per la caffetteria, al contrario di quel che è stato per i miei genitori”. Dal bancone di famiglia alla vita da bartender cosmopolita: quali sono state le tappe fondamentali nel tuo percorso professionale che ti hanno portato in giro per l’Europa? La mia formazione è iniziata sul campo con le prime stagioni estive e invernali durante le vacanze scolastiche: discoteche, lidi balneari, località sciistiche. Con il mio primo lavoro sta- bile a Milano mi resi subito conto che per far bene questo mestiere era necessario studiare e così, dopo il mio primo corso di bartending, mi trasferii a Londra. “
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