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OTTOBRE 2018 / Mixer 73 Clover Club, se lo conosci lo valorizzi di Nicole Cavazzuti e Salvatore D’Anna I l bar manager dell’Archivio Storico Salvatore D’Anna ci parla della storia del Clover Club, un classico dal gusto accattivante, amato so- prattutto dal pubblico femminile per il colore rosa e la gradazione alcolica moderata. E dei libri più significativi dedicati al drink. LA STORIA Pare sia stato ideatoagli inizi del ’900nell’omonimo club del Bellevue-Stratford Hotel di Philadelphia. Frequentatodagli uomini d’affari, il cluberagestito dai coniugi Boldt, anche proprietari dell’hotel. La coppia eramolto attenta alla curadi ogni dettaglio e credeva fortemente che il successo di un drink dipendesse dal giusto equilibrio tra eleganza e atmosfera amichevole. Tra l’altro, sembra sua stata proprio la Signora Boldt ad aprire le porte del bar anche alle signore di Philadelphia. I LIBRI DA LEGGERE Non esiste un testodedicato solo al Clover Club. Se neparlaperòdiffusamentenei testi storiciDrink-hot to mix and serve di P. E. Lowe del 1909 e The Old Waldorf Astoria Bar Book di A. S. Crocket. Ma anche nei recenti The Joy of Mixology di Gary Regan del 2003 e in Vintage and forgotten coc- ktails di Ted Haig del 2009 dove però il Clover Club viene riportato come “the secret cocktail”. CATEGORIA IBA: The Unforgettables TECNICA: Shake and Strain BICCHIERE: coppa da cocktail Il Clover Club IN PILLOLE Provate a shakerarlo due volte: in questo modo il drink avrà una consistenza setosa e delicata e, inoltre, atti- rerete l’attenzione degli avventori seduti al bancone. IL SEGRETO per un Clover Club 10 e lode MIXABILITY History Cocktail INGREDIENTI: 4,5 cl London Dry Gin 1,5 cl sciroppo di lampone 1,5 cl succo di limone Qualche goccia di albume d’uovo DECORAZIONE: non è prevista alcuna guarnizione Il consiglio di Salvatore D’Anna: se usate i lamponi freschi, vale la pena metterli sopra al Clover Club come top

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