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OTTOBRE 2018 / Mixer 83 legge, ci si aspettache il Legislatore forniscaopportuni chiarimenti, per consentire a operatori ed esercenti di adeguarsi. Considerando anche l’analoga riflessione che si può avanzare non solo per le insegne nel senso stretto del termine, ma anche per le vetrine dei locali (di gioco e non), che certo non potranno trasformarsi in “pareti da affissioni” e svolgere un ruolo di richiamo per i giocatori: ma è pur vero che l’ipotesi di rendere questo tipo di locali completamente indistinguibili da altri edifici, potrebbe tradursi in una sorta di divieto dell’attività di gioco, e non della sola pubblicità, come afferma la legge. Per un’altra fattispecie che merita senz’altro una risposta. Ma i dubbi nonriguardanosoltantogli esterni dei locali, anzi. Anche all’interno, in effetti, lo scenario non è poi tanto chiaro, e gli operatori si chiedono cosa si potrà fare e cosa no, una volta scaduto il termine transitorio di un anno concesso per le promozioni già in essere alla data di entrata in vigore del decreto (13 luglio 2018). E c’è già chi si chiede se la mera esposizione di un tagliando della lotteria (non quella nazionale, unica esonerata dal divieto, ma piuttosto di quella istanta- nea) alle spalle di un bancone, sarà da considerare una promozione, oppure no. Una serie di domande già pervenute sul tavolo dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ma che dovranno transitare per l’Au- toritàGarantedelleTelecomunicazioni (Agcom).

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