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2 Mixer / NOVEMBRE 2018 Un menù internazionale con un accompagnamento “frizzante” P rego, benvenuti e accomodatevi a questo nu- mero di Mixer. Questo mese vi propongo un antipasto che si preannuncia gustoso e prevede una panoramica dei locali alternativi di Belgrado. Non sarà Londra o Parigi, ma si tratta di una città in rapida trasformazione, che ambisce al ruolo di anticipatrice di nuovi format e tendenze (pag. 8). Unavoltamesse inmoto lepapillegustative, siamopronti per i primi piatti. Una scelta dal gusto deciso è certamente l’inchiesta sul food delivery (pag. 12): raccontiamo alcune case history significative e andiamo a verificare se equando questa formula possa essere utile per i ristoranti. Preferite iniziare con qualcosa d’altro? La nostra proposta prevede un servizio molto utile sui possibili rimborsi dovuti agli aumenti (illegittimi) dell’imposta sulla pubblicità (pag. 24), e l’iniziativa della Fipe per introdurre il “rimpiattino”, una versione italiana della doggy bag, nella direzione della riduzione degli sprechi alimentari (a pag.20). È il momento di bere: vi suggerisco qualcosa di un po’ frizzante (pag. 36): il nostrodossier sulle“Bollcine” racconta come siano aumentate le occasioni di consumo legate alla socializzazione. Inquesti casi ilmiglior accompagnamentoè certamenteunbuonbicchieredi spumanteochampagne…. Se cercate invece una proposta inconsueta, ve ne “lancio” una che arriva dal passato, il vermouth (pag. 16). Dato quasi per morto, torna oggi a nuova vita e si propone in maniera “svecchiata”, sia in versione liscia che nei cocktail. A proposito di mixability inconsueta, questo mese gio- chiamo la carta della birra (pag. 56). Come sempre vi for- niamo abbinamenti e ricette per drink low alcol e beverini che potranno incuriosire i vostri clienti. Per chi desidera restare legato ai grandi classici, c’è invece la consueta rubrica History cocktail che va a caccia della storia e dei segreti dei bicchieri più conosciuti: oggi è la volta del Bloody Mary (pag. 70). Siete pronti per una serie di secondi piatti? Ana Ros, chef slovena di fama globale, ci dà una lezione di internazionalità partendo dalla propria terra (pag.46) e facciamo nostro il suo auspicio: “Viaggiate per aprire la mente”. Se volete spingervi fino all’estremo oriente, preparatevi ad un tour alla scoperta dei sapori di Okinawa, una cucina influenzata da piatti di tutto il sud est asiatico (pag. 52). È l’ora del dolce. La pasticceria, la sua crescita in termini di fatturato, di interesse, di proposte, di nuovi format, di idee gustose edoriginali è al centrodell’OsservatorioHost (pag. 30) e non mancheranno deliziosi spunti e suggerimenti. C’è ancora spazio per un caffè? Parliamo della forza dell’e- spresso italiano nel mondo (a pag. 79). Non voglio rovinare la digestione a nessuno quindi eviterò di chiudere citando le novità negli accertamenti bancari (ne parliamoapag.80)epreferiscoinvitaretuttiagiocarequalche bella partita a qualche classico videogame degli anni ’80 e ’90. Dove? In un Barcade, la formula chemixa efficacemente la “vecchia sala giochi” con il moderno bar… (pag. 82). L’EDITORIALE di David Migliori ULTIM’ORA Poco prima di andare in stampa ci è arrivata la notizia dell’improvvisa scomparsa di Egidio Fabio Ottimo, socio fondatore di TradeLab, la società di consulenza e analisi di mercato con cui collaboriamo da moltissimi anni. Di Ottimo, fin dai primi anni di Away from Home, la ricerca che analizza il mercato dei consumi fuori casa, abbiamo imparato ad apprezzare la capacità di analisi, la curiosità verso le nuove tendenze, l’approfondimento verso il mondo dei pubblici esercizi e dei grossisti di bevande. La sua scomparsa, oltre ad addolorarci dal punto di vista umano e personale, rappresenta una perdita importante nel campo dell’analisi del mondo fuoricasa e crea un vuoto per chi pensa che la comprensione dei meccanismi che regolano il settore sia fondamentale per la crescita e l’innovazione del settore stesso.
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