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NOVEMBRE 2018 / Mixer 41 tutti i vini sono nati con la sigla DOC. Forse, si farà fatica a credere, ma il Pro- seccofinoal 2009erauna IGT, non una DOC come Cava e Champagne. Una trasformazione epocale raggiunta con un percor- so attento e fatto di scelte di territorio e produzione, di qualità e controlli. COME NASCONO LE GABBIETTE DELLO SPUMANTE? Fin dalla nascita del vino Spumante e dello Champa- gne, i produttori si erano accorti che era necessario sigillare ermeticamente lebottiglieper evitare che i tappi in sughero saltasseroviae che il vino perdesse tutto il suo aroma e le suebollicine. Inizialmente, si pen- sò di chiudere il tappo con una cordicella tenuta da filo di ferro e un piombino col nome della can- tina. Fu il produttore di Champagne Adolphe Jacquesson, nel 1844, a inventare le moderne ‘gabbiette’, ma anche le capsule inmetallo che ancora oggi vengono poste sotto i fili di ferro e personalizzate con il logo dei produttori. In Italia, il primato spetta a Filippo Valsecchi, che nel 1923 fondò l’omonima ditta in provincia di Como per la produzione delle gabbiette fermatappo. BOLLICINE REALI Forse non molti sanno che ogni sera prima di andare a dormire la Regina Elisabetta si gode un calice di bollicine. Guai a non farglielo trovare sul comodino. E, sull’onda di questa passione, nel 2017 ha fatto il debuttonelmerca- to vinicolo lo spumante della Regina grazie all’uva coltivata nel castellodiWindsor: 2,8ettari di vignetodacui èstatoricavato ilWindsor Great Park. Un vino spumante di 12 gradi dal delizioso coloredorato,messoinvenditapercelebrareil90esimo compleanno della regina Elisabetta. OCCHIO AL TAPPO (QUANDO VOLA) Far saltare il tappo da una bottiglia di spumante o champagne è usanza dif- fusa. Quello che pochi sanno è che quel ‘siluro’ in sughero potrebbe viaggiare a oltre 40 km all’ora, come hanno calcolato alcuni scienziati intraprendenti dopo aver vigorosamente agitato una bottigliadi champagne. Attenzio- ne quindi all’incolumità dei vostri clienti! IL VINO DEL DIAVOLO La perfetta padronanza delprocessodi fermen- tazione nella produzio- ne dello champagne è fondamentale per evi- tare lo scoppio spon- taneo delle bottiglie. Proprio per questo motivo, per molto tempo, lo champa- gne è stato soprannominato “il vino del Diavolo”, proprio perché le bollicine facevano let- teralmenteesplodere lebottiglie,mandandoschegge di vetro ovunque. FINCHÉ C’È PROSECCO C’È SPERANZA Non è un proverbio, ma il titolodi unfilmgiallotratto dall’omonimo romanzodi Fulvio Ervas del 2010. Si trattadell’operaprimadel regista Antonio Padovan, veneto trapiantato da anni a NewYork. Ambientato trabot- ti, cantine, filari e confraternite di saggi amantidel vino‘Finchéc’èProseccoc’èSperanza’ èun filmchenarra le vicendedi GiuseppeBattiston (l’i- spettoreStucky),maldestroinvestigatoreallepresecon un misterioso caso di suicidio cui fanno seguito omicidi, che sembrano essere a esso collegati.

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