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66 Mixer / NOVEMBRE 2018 MIXABILITY Bartender possibile partecipando a fiere di settore e work-shop con bartender nazionali e internazionali, alternando invernidi focussullosviluppoformativoe lavorodurante la stagione estiva in giro per il mondo. La verità è che sono sempre stato attratto da Londra, prima di tutto per imparare la lingua – che oggi è il passe-partout per comunicare ovunque nel mondo – poi, perché Londra è la capitale europea, se non mondiale, del cocktail, quindi ho pensato fosse la meta perfetta per crescere professionalmente focalizzandosi sulla cura di una clientela internazionale e su tecniche di lavoro contemporanee. Quali aspettative avevi, trasferendoti nella City, rispetto al tuo lavoro da bartender? A Londra mi aspettavo di trovare gente determinata e appassionata, che come me aveva dovuto lasciare tutto quello che non è possibile inserire in una valigia per inseguire un sogno. La realtà mi ha dimostrato che solo una piccola percentuale lo è. Mi aspettavo anche una crescita professionale basata sul lavoro di gruppo, ma spesso ci si trova a fare i conti con la com- petizione sia tra locali che fra colleghi per raggiungere posizioni più elevate; nonostante tutto, la community tra lavoratori dei locali è abbastanza forte. Nella City il modo di svolgere questa professione varia molto a seconda del locale dove si lavora, ma una cosa è certa: ci si rende conto subito di cosa sono budget e break-even point . Il Savoy di Londra è senza dubbio uno dei locali più iconici legati alla storia del bartending. Entrare a far parte del suo staff è sicuramente una grande opportunità… C’è tanto da dire quando si parla di questo posto: il Savoy Hotel ha aperto i battenti nel lontano 1889 per ospitare gli spettatori dell’adiacente Savoy Theatre. È stato il primo ‘luxory hotel’ in Inghilterra ad avere lampadine elettriche, ascensore (ancora oggi funzio- nante!), bagno in camera con serviziod’acqua corrente fredda e calda e diverse altre innovazioni tra le quali l’introduzionedelserviziococktailbarinstileamericano. Il termine American Bar è stato utilizzato per descri- vere a Londra questo stile di locale dalla fine del XIX secolo, e L’American Bar del Savoy Hotel è il cocktail bar conesercizio continuatopiù anticod’Europa.Oggi all’interno del Savoy ci sono 3 cocktail bar, 3 ristoranti, 1 sala da tè, 3 pasticcerie, 1 caffetteria, diverse cucine interne, oltre a fiorai, maggiordomi, consierge, ecc. e conciascunrepartoc’ècollaborazionereciproca,perciò essere assunti all’American Bar significa prima di tutto far parte del Savoy Hotel, uno dei 4 hotel più iconici al mondo. Per quanto mi riguarda, appena arrivato a Londra, ho dovuto accettare un lavoro diverso dal mio per potermi mantenere, ma avevo comunque ben chiaro il mio obiettivo, così mi sono proposto a 3 dei 50 migliori bar di Londra, tra i quali il Savoy, che mi ha ricontattato per una posizione da barback: dopo un mese di colloqui e selezioni lamia grande opportunità si è materializzata. Nonostante la tua esperienza nel mestiere, hai iniziato come barback… Aver iniziato come ‘back’ mi ha dato l’opportunità di apprendere cose nuove, capire tutto quello che si muove dietro le quinte riuscendo a coglierne tutte le opportunità. “...niente cade dal cielo, dovete impegnarvi ed essere costanti...”
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