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76 Mixer / NOVEMBRE 2018 Il Sommelier UN BRAND AMBIZIOSO, UN MARCHIO COLLETTIVO NATO SOTTO L’EGIDA DEL CONSORZIO VINI DI ROMAGNA Romagnolo verace, Luca Gardini inizia giovanissimo la sua carriera, divenendo Sommelier Professionista nel 2003 a soli 22 anni, per poi essere incoronato, già l’anno successivo, miglior Sommelier d’Italia e – nel 2010 – Miglior Sommelier del mondo. C’ è una bellissima storia di vision collaborativa dietro alla commercializzazione della prima etichetta nata sotto l’egida della nuova DOC Romagna Spumante (attualmente in fase di definitiva approvazione presso il Mipaaf). OvverosiaNove- bolle Bolé, presentato in anteprima all’ultimo Vinitaly. Una collaborazione nata ormai due anni fa grazie alla comunione di intenti di due titani dell’universo vinicolo come Caviro e Terre Cevico (22mila soci complessivi), i quali, tralasciando ogni politicamacroeconomica, hanno cercatodi imboccare la strada più fruttuosa per fare percepire l’indiscutibile valore aggiunto in una sorta di città diffusa (la Romagna) patria di grandi vini ma anche, inutile nasconderlo, foriera di innumerevoli contrasti. COOPERAZIONE E COLLABORAZIONE Ne è nato un progetto ambizioso, una collaborazione tra- sversale tra due staff di professionisti, perlopiù giovani, esperti di marketing, comunicazione e branding ma so- prattutto enologi, tecnici, viticultori, impegnati a censire piccole o piccolissime produzioni, con l’idea di creare una specie di uber-cru destinata a valorizzare in primo luogo gli spettacolari vitigni autoctoni e in secondo luogo il vino spumantizzato, a base Trebbiano o Sangiovese, elabo- randone versioni strettamente territoriali, ma dal respiro di Luca Gardini LA PROFESSIONE internazionale, che non somigliassero a nessun’altra attual- mente in commercio. Detto così potrebbe sembrare un freddo esercizio di stile, se non fosse che l’iperselezione dei produttori , arrivati a 50 in tutto, (un mix di territori eterogenei tra i comuni di Brisighella, Lugo, Bagnacaval- lo, Cotignola, Cesena, con fulcro nelle terre circostanti il fiume Lamone) la particolare accuratezza di una raccolta anticipata, l’ottimo lavoro svolto in cantina e l’orgoglio dei singoli produttori (spronati a preservare le caratteristiche del loro prodotto per conservarne l’impronta in fase di assemblaggio e soprattutto le caratteristiche in bottiglia) ha portato ad un primo tentativo in tiratura limitata (attual- mente 20 mila esemplari, verosimilmente si arriverà a 30 mila) che all’assaggiomi ha profondamente impressionato. QUESTIONE DI TECNICA Un metodo Martinotti-charmat versione Brut (ed Extra- dry) con base Trebbiano e 5% di Famoso, dal perlage non invasivo ma preciso fin dall’attacco, con sentori di frutta a polpa gialla, cedro in testa, e bocca avvolgente e morbida. Bo(l)lé alla romagnola

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