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i finalisti hanno realizzato il cocktail ideale per ac- compagnare un piatto realizzato ad hoc e ispirato alla tradizione culinaria dei paesi in gara. “Il progetto The Vero Bartender è cresciuto note- volmente rispetto agli anni precedenti: nel 2018 abbiamo organizzato oltre 50 masterclass in tutto il mondo entrando in contatto con 1.500 bartender”, ha dichiarato Marco Ferrari, CEO di Gruppo Mon- tenegro. “Amaro Montenegro guarda con sempre maggiore attenzione all’estero dove, grazie ad un approccio innovativo alla mixology e alla mixability, è sempre più apprezzato dai bartender, una commu- nity con la quale vogliamo costantemente rafforzare il legame, avvalendoci di eventi importanti come questa competition internazionale.” Civettini, di origini brescianee che attualmente lavora al Paradiso di Barcellona, ha vinto la partecipazione a un workshop di due giorni a Londra con Davide Degiovanni e Simone Caporale, mixologist interna- zionale premiato come International Bartender of the Year 2014. Tutti i bartender in gara sono stati coinvolti in un progetto di alta formazione che, per una settimana, li ha portati nei locali più prestigiosi DICEMBRE/GENNAIO 2019 / Mixer 119 d’Italia eha coinvoltonomi dellamixology comePeter Dorelli, Salvatore Calabrese, Alex Kratena, Marian Beke e Daniele Gentili. Ha sottolineato Alessandro Soleschi, Marketing Manager di Gruppo Montenegro: “Questa mani- festazione è coerente con il piano di sviluppo del brand, all’interno del quale la mixology rappresenta un driver importante. All’estero, soprattutto negli US, Amaro Montenegro è sempre più apprezzato dai bartender come ingrediente ideale per cocktail innovativi o per twist di grandi classici”. La mixology gioca anche in Italia un ruolo essenziale nelle strategie di sviluppo del marchio per diversifi- care l’offerta. “Puntiamo ad incrementare i momen- ti di consumo con una drink strategy allargata per sfruttare la grande versatilità del prodotto che ci è stata riconosciuta inizialmentedal trade, edora anche dal consumatore, specialmente nelle grandi città”. “Con questo evento – ha concluso Soleschi - siamo felici di valorizzare 10 talenti provenienti dai paesi che rappresentanoaltrettanti mercati di interesseper noi. Li abbiamo portati a Bologna perché qui è nato Amaro Montenegro nel 1885 e volevamo far loro respirare l’aria autentica di casa nostra”. SALVATORE CALABRESE E PETER DORELLI MASTERCHEDO CON IL MONTENEGRONI

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